Comuni ricicloni, in Calabria vincono Lattarico e Casali del Manco. Tra i virtuosi assenti i centri più grandi
Presentati oggi i dati di Legambiente: diminuiscono a livello nazionale le città rifiuti free. La presidente regionale Parretta: «Serve un’accelerazione decisa su differenziata e riciclo»
In Italia il 2025 è un anno di sali e scendi per la raccolta differenziata. A scattare questa fotografia è la XXXII edizione di “Comuni Ricicloni” di Legambiente presentato oggi a Roma all’Ecoforum nazionale dell’economia circolare organizzato dall’associazione ambientalista, Kyoto Club e La Nuova Ecologia in collaborazione con Conai e Conou e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Lazio.
Su 7896 comuni italiani, scendono a 663 quelli Rifiuti Free che mantengono la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno. Un dato per la prima volta in lieve calo, con un -5% rispetto allo scorso anno, quando i comuni rifiuti free erano ben 698. Un segnale da non sottovalutare se si pensa che ad oggi questi comuni rappresentano ancora solo l’8,4% dei 7896 comuni italiani.
Restano, inoltre, ancora marcate le differenze tra Nord, Sud e Centro. Il Nord mantiene il primato con 424 comuni rifiuti free nonostante il lieve calo registrato (erano 434 nel 2024), seguito dal Sud con 209 comuni rifiuti free (erano 231 nel 2024) che sembra essersi adagiato sui buoni risultati raggiunti da alcune regioni. Il Centro Italia conferma, invece, il suo immobilismo e conta appena 30 comuni rifiuti free (33 quelli nel 2024). A livello regionale il Veneto, pur contando 12 comuni Rifiuti Free in meno rispetto alla passata edizione, si conferma anche quest’anno regione leader con più comuni rifiuti free (161, il 28,8% sul totale dei comuni veneti), seguita sempre da Lombardia (107, il 7,1% sul totale dei comuni lombardi) e la Campania (84, ossia il 15,3% sul totale dei comuni campani). Quest’ultima risulta essere la prima regione del Sud per comuni rifiuti free.
Non mancano, però, le buone notizie e le novità: tra i capoluoghi comuni rifiuti free 2025 vincitori assoluti, si segnala la new entry città di Nuoro insieme agli “storici” Treviso, Pordenone e Trento.
Nella classifica regionale, per la categoria “comuni rifiuti free sotto i 5mila abitanti, in Calabria risulta vincitore assoluto Lattarico (Cs) mentre per la categoria tra i 5mila e i 15 abitanti risulta vincitore assoluto Casali del Manco (Cs). Nessun vincitore calabrese per la categoria “comuni sopra i 15mila abitanti”.
Inoltre, per la prima volta Legambiente insieme all’Osservatorio Appalti Verdi premia oggi all’Ecoforum quei comuni particolarmente attenti all’applicazione di Gpp E Cam. Due le menzioni 2025 assegnate: quella al comune di Cesena come miglior capoluogo di provincia 100% Gpp e il comune di Bareggio (Mi) come miglior performance tra i comuni non capoluogo per aver raggiunto il 95% Gpp . L'ottimo risultato ottenuto dalle due amministrazioni nel monitoraggio dell’Osservatorio Appalti Verdi sull’applicazione del Green Public Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi nelle procedure di acquisto di lavori, servizi e forniture negli appalti 2024, è stato raggiunto nel caso di Cesena per avere applicato tutti e sei i criteri del Gpp disponibili (conoscenza del Gpp , formazione, monitoraggio degli acquisti, criteri sociali, gender procurement e istituzione di un referente per il Gpp ) e per aver applicato correttamente in tutti i 14 prodotti e servizi acquistati nell'anno solare 2024 i relativi Cam. Per quanto riguarda il Comune di Bareggio è stato premiato per aver applicato in tutti i 18 prodotti o servizi acquisiti dall'amministrazione i Cam disponibili e per aver applicato 5 dei 6 criteri disponibili legati al Gpp .
«I dati della nuova edizione di Comuni Ricicloni - sottolinea Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria -, costituiscono una conferma della disomogeneità della realtà calabrese nella gestione del ciclo dei rifiuti e l’esigenza di una accelerazione decisa sulla raccolta differenziata e sul riciclo, a partire dalle pubbliche amministrazioni con la concreta applicazione del Green Public Procurement e dei Criteri minimi ambientali, per realizzare sul territorio una transizione ecologica sempre più urgente ed indispensabile».
«L’adesione a Comuni ricicloni ha base volontaria - prosegue Parretta - evidenziando la sensibilità ambientale dei partecipanti: amministrazioni virtuose come Lattarico (Cs) e Casali del Manco (Cs), vincitori assoluti per le rispettive categorie ma anche come Cleto (Cs) dove le politiche dell’amministrazione hanno portato al risultato della riduzione della Tari a vantaggio della cittadinanza o Fabrizia (Vv) con il miglioramento dei sistemi di raccolta. I rifiuti anche in Calabria possono e devono trasformarsi da problema ad opportunità. Ne parleremo anche il 15 luglio prossimo, con un incontro pubblico dal titolo “La raccolta differenziata non va in vacanza”, organizzato con il supporto del Conai, nell’ambito degli eventi connessi all’arrivo di Goletta Verde a Tropea, unica tappa calabrese».
«Dalla fotografia scattata da Comuni ricicloni 2025 – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – emerge l’importanza di mantenere alta l’attenzione. A fronte di un’adesione in termici numerici analoga a quelli delle edizioni precedenti, i numeri dei comuni rifiuti free sono infatti in calo. Se da un lato va riconosciuto l’impegno portato avanti da tante amministrazioni virtuose, dall’altra lato è importante che ci sia una svolta che necessariamente deve arrivare dai centri più grandi e dalle città, ancora troppo latitanti dalle classifiche dei migliori. Serve, inoltre, un’attenzione per le filiere strategiche, come quella tessile e dei Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, per garantire sostenibilità e sicurezza economica. Questi settori influenzano l’ambiente, l’occupazione e la competitività industriale. Promuovere economia circolare e innovazione in queste filiere riduce l’impatto ecologico e rafforza l’autonomia produttiva. Una gestione efficace contribuisce a uno sviluppo più resiliente e responsabile”.
Dati comuni Gpp e Cam
La XII edizione dell’Ecoforum 2025 è stata anche l’occasione per fare un breve punto sull’applicazione del Green Public Procurement (Gpp) e dei Cam (Criteri minimi ambientali) da parte dei comuni. I dati dell’VIII Rapporto realizzato dall’Osservatorio Appalti Verdi, presentati oggi, parlano chiaro: su 585 amministrazioni al centro dell’indagine (di cui 538 comuni non capoluogo e 47 capoluoghi di provincia) l’indice medio di performance complessivo si attesta al 56%, tenendo conto sia dell'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) nei bandi di gara del 2024, sia dell’adozione di politiche in grado di ampliare la portata e l’efficacia del green procurement.
«Gestire correttamente i rifiuti – aggiunge Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente - non significa solo migliorare l’ambiente urbano, ma anche gettare le basi per una pubblica amministrazione più sostenibile in tutti i suoi ambiti. A tal riguardo l’adozione del Green Public Procurement (Gpp), con l’acquisto consapevole di beni e servizi, rappresenta un’altra leva strategica per promuovere la transizione ecologica nelle città, supportando scelte responsabili a livello territoriale. Per questo quest’anno nell’ambito dell’Ecoforum abbiamo deciso di premiare con due menzioni due comuni particolarmente attenti all’applicazione di Cam e Gpp».
Tra i capoluoghi di provincia 100% Gpp, oltre a Cesena, ci sono anche Padova e Milano, mentre Roma, Cremona e Ravenna raggiungono il 95%. Tutti e sei i capoluoghi citati hanno istituito la figura del referente Gpp. Anche tra i comuni non capoluogo emergono ottimi risultati, suddivisi per fascia demografica: oltre Bareggio (MI), nella categoria dei comuni tra 10.000 e 25.000 abitanti, con un indice medio del 95%, si distinguono Celle Ligure (Sv), tra i 5.000 e 10.000 abitanti, con una performance del 100%; Arcidosso (Gr), sotto i 5.000 abitanti, con una performance media del 90%; Merano (BZ), nella fascia dei comuni con oltre 25.000 abitanti, è tra le migliori performance con l’85% di applicazione del Gpp. Infine, sia Bareggio sia Celle Ligure hanno istituito il referente per il Gpp, un elemento chiave per consolidare e promuovere politiche di acquisto sostenibili a livello locale. Rispetto ai punti da migliorare nell'applicazione di Cam E Gpp, l’Osservatorio Appalti Verdi sottolinea l’importanza del monitoraggio degli acquisti verdi e della nomina del referente Gpp. Ad oggi solo il 5% dei comuni oggetto dell’indagine ha dichiarato di monitorare i propri acquisti verdi, percentuale che sale al 21% tra i capoluoghi; mentre appena il 4% ha nominato un referente Gpp, dato che si attesta al 9% tra i capoluoghi.