Corigliano Rossano conquista la Bandiera Blu, ma la città si spacca: è polemica sul tratto premiato
VIDEO | Il riconoscimento riguarda solo 4 km di costa. C'è chi festeggia e chi critica: «Non rappresenta l’intero territorio». Federico Smurra della Pro Loco La Bizantina: «Lasciamo da parte le polemiche e proviamo a costruire insieme»
L’assegnazione della Bandiera Blu a Corigliano Rossano accende reazioni contrastanti. C’è chi esulta, vedendo in questo riconoscimento una svolta concreta per il territorio, e chi invece solleva dubbi, parlando di scelta parziale e poco rappresentativa dell’intera città. A ottenere il riconoscimento è un tratto di circa quattro chilometri, compreso tra Sant’Angelo e Contrada Gammicella. Una decisione che ha scatenato il malumore di una parte della cittadinanza, secondo cui l’onore sarebbe dovuto spettare a tutta la fascia costiera.
Sui social sono spuntate critiche, immagini di scarichi e commenti al vetriolo, che mettono in discussione la validità del riconoscimento. Chi difende il risultato chiarisce che non è possibile candidare l’intero litorale. Il regolamento impone precisi standard da rispettare, e solo alcuni tratti al momento rispondono pienamente ai criteri. La speranza è che il riconoscimento sia un punto di partenza: migliorare i servizi in tutte le aree e candidarne altre in futuro.
Costruire insieme
A parlare con chiarezza è il presidente della Pro Loco La Bizantina, Federico Smurra, che invita tutti a cambiare prospettiva. Per lui, il traguardo va celebrato, ma anche utilizzato come leva per costruire insieme. Secondo Smurra, serve più collaborazione tra pubblico e privato, più ottimismo, meno disfattismo. Le divisioni e il pessimismo hanno frenato per troppo tempo la crescita del territorio. «Il riconoscimento è il frutto di un lavoro portato avanti negli anni. Una sfida portata a termine anche grazie alla determinazione dell’amministrazione, che ha saputo costruire le condizioni giuste».
Eppure, parte della città continua a guardare con sospetto, evidenziando come la sola attribuzione della Bandiera Blu non basti a risolvere problemi annosi. È proprio su questo punto che si gioca il futuro: trasformare una bandiera simbolica in un’opportunità reale. Un primo passo che può dare slancio a nuove iniziative, se accompagnato da investimenti e da una visione comune. In definitiva, la Bandiera Blu è arrivata, ma ha diviso la città. Sta ora alla comunità scegliere se lasciarsi intrappolare nelle polemiche, oppure cogliere l’occasione per fare sistema, investire, rilanciare un’identità turistica forte. La strada è aperta. Serve volontà.