Sezioni
Edizioni locali
27/07/2025 ore 06.53
Ambiente

Incendi danneggiano il bosco Lamparo nel Parco della Sila, il gruppo locale Lipu: «Uno scempio»

Il sito di San Giovanni in Fiore è noto per la ricca biodiversità. Il sodalizio invita le Province e la Regione a costituirsi parte civile qualora i responsabili dei roghi dovessero essere individuati

di Redazione
Incendi in Sila, foto di Gianluca Congi

«Il 22 luglio 2025, un terribile incendio boschivo ha gravemente danneggiato una parte del demanio forestale regionale di Lamparo, nel Parco Nazionale della Sila in agro del comune di San Giovanni in Fiore».

È quanto rivela il Gruppo locale di Conservazione Lipu. della Sila, che aggiunge: «In questi luoghi, ogni anno abbiamo svolto i monitoraggi per le specie ornitiche "target" nell'ambito del protocollo d'intesa con l'Ente Parco Nazionale della Sila. All'interno di questa magnifica foresta abbiamo censito il Picchio nero, il picchio più grande d'Europa e tante altre preziose specie di uccelli che ogni primavera ci accoglievano con i loro melodiosi canti».

«Lamparo per noi era la prima tappa di un impegno costante e pieno di tanta passione e amore per la natura. Vedere parte di questi luoghi ridotti in cenere ci rende tanto tristi e angosciati. Siamo profondamente addolorati, come se avessimo perso una parte di noi stessi. Per noi tutto questo è come un lutto, una distruzione che condanniamo fermamente. Un bosco è un luogo sacro che trasmette emozioni, che ci impara il vero senso della vita. Non avere rispetto per gli alberi significa non avere rispetto nemmeno per sé stessi e per i propri figli. Non è assolutamente tollerabile tutto questo scempio. Alcuni di noi conoscono questi boschi sin dall'adolescenza, un modo intimo per imparare ad ammirarli, rispettarli e scoprirli».

Il sodalizio aggiunge: «Qualora i responsabili degli incendi boschivi verificatesi in Sila dovessero essere individuati e assicurati alla giustizia, invitiamo sin da ora i comuni, la Provincia di Cosenza, la Provincia di Catanzaro, la Provincia di Crotone e la Regione Calabria a costituirsi parte civile, così come chiederemo formalmente agli uffici legali della Lipu di fare la stessa cosa per chiedere il risarcimento dei danni arrecati alla biodiversità. I boschi di Lamparo sono tra i meglio conservati della regione grazie al lavoro laborioso ed encomiabile di Azienda Calabria Verde e di tantissimi operai forestali che a partire dall'Ovs (Opera Valorizzazione della Sila), già nell'immediato dopoguerra, hanno iniziato a piantare alberi creando in tutta la Calabria oltre 150.000 ettari di nuovi boschi, generando tanta ricchezza in termini di bellezza, natura, difesa del suolo ed economia. Oggi viviamo su questa montagna grazie ai sacrifici di tanti umili operai che ci hanno lasciato in eredità questo fantastico patrimonio. Un'eredità che evidentemente non abbiamo saputo cogliere e rispettare».

«Ogni cittadino della Sila deve sentirsi direttamente responsabile della sorte del proprio territorio, senza timore, collaborando con le autorità competenti anche solo davanti al sospetto di attentato alle nostre foreste. Lo dobbiamo ai nostri nonni, ai nostri padri, a noi stessi e alle future generazioni. Le foreste della Sila appartengono ad ognuno di noi ed ecco perché bisogna difenderle da chi vuole distruggerle. Gli alberi sono sacri», concludono.

Ancora incendi in Calabria, è emergenza nel Cosentino: decine di roghi e risorse aeree insufficienti