Sezioni
Edizioni locali
11/04/2025 ore 15.42
Attualità

11 aprile 1961, il calabrese Mario La Cava al processo Eichmann: «Ascoltava con freddezza glaciale le accuse nei suoi confronti»

A Gerusalemme 64 anni fa iniziava il “processo del secolo” a carico del tenente colonnello delle SS ritenuto responsabile della morte di milioni di ebrei. L’intellettuale di Bovalino fu inviato per il Corriere Meridionale di Matera

di Anna Foti

L'11 aprile 1961, davanti al tribunale distrettuale di Gerusalemme iniziava un processo storico, che il mondo attendeva. Si sarebbe concluso il 15 dicembre successivo con la condanna a morte per genocidio e crimini contro l'umanità di Adolf Eichmann, tenente colonnello delle SS ritenuto responsabile della morte di milioni di ebrei. Catturato dal Mossad, dopo la latitanza in Argentina sotto falsa identità, il funzionario militare tedesco fu processato in Israele.

A seguire le udienze anche l’intellettuale calabrese originario di Bovalino nel reggino, Mario La Cava. Scrittore e attento e arguto osservatore della storia, si interessò ad anche alla Shoah e a Israele e come inviato per il Corriere Meridionale di Matera, probabilmente tra le testate più piccole accreditate, seguì quel grande evento di portata storica. Tra i suoi articoli anche quello intitolato “Le mani di Eichmann”.

Continua a leggere su IlReggino.it.