A ricercatrice Unical il premio L’Oreal-Unesco For women in science: il lavoro punta a realizzare strumenti diagnostici ad alta precisione
Prestigioso riconoscimento per Alexa Guglielmelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Fisica. Grazie a queste tecnologie sarà possibile, ad esempio, analizzare facilmente anche campioni di sangue, aprendo la strada a diagnosi più semplici, rapide e non invasive
Per la prima volta una ricercatrice dell’Università della Calabria riceve il prestigioso Premio L’Oréal-Unesco "For Women in Science" Young Talents Italia. Si tratta di Alexa Guglielmelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Fisica, premiata per il progetto “Bio-Meta: Biointegrated Metasurfaces for Chiral Liquid Biopsy”, dedicato allo sviluppo di biosensori ottici innovativi per il riconoscimento molecolare di biomarcatori chirali. Molecole che, come le nostre mani, sono speculari ma non sovrapponibili e che possono avere effetti molto diversi nell’organismo umano. L’attività di ricerca di Guglielmelli punta a realizzare strumenti diagnostici non invasivi ad alta precisione, con potenziali ricadute di rilievo in ambito biomedicale.
Il premio
Il programma “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” è giunto alla sua ventitreesima edizione ed è assegnato a ricercatrici d’età inferiore ai 35 anni laureate in discipline nell’area delle scienze della vita e della materia, incluse ingegneria, matematica e informatica. La giuria, presieduta dalla professoressa Lucia Votano – dirigente di ricerca emerita presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – ha selezionato le sei vincitrici tra oltre seicento candidature pervenute.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, lunedì 16 giugno, presso la sede del Comune di Milano, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, dell’ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, e di rappresentanti delle istituzioni scientifiche e accademiche italiane.
La ricerca
Nello specifico, il progetto premiato di Alexa Guglielmelli affronta la sfida della distinzione tra molecole chirali, apparentemente identiche ma “percepite” in modo completamente diverso dal nostro organismo. Queste molecole esistono in due forme, dette enantiomeri, uno destro e uno sinistro. Pensando a un farmaco, una forma può avere un effetto terapeutico, mentre l’altra può risultare inefficace o addirittura dannosa. Per questo è fondamentale saperle riconoscere e distinguere con precisione.
Alexa Guglielmelli sta lavorando a speciali sensori ottici capaci di identificare i due enantiomeri, sfruttando superfici nanostrutturate composte da minuscole strutture d’oro con peculiari proprietà ottiche. Quando una molecola chirale entra in contatto con queste superfici, la luce cambia comportamento, e questo cambiamento può essere “letto” e analizzato.
Grazie a queste tecnologie sarà possibile, ad esempio, analizzare facilmente anche campioni di sangue, aprendo la strada a diagnosi più semplici, rapide e non invasive, oltre a garantire un migliore controllo sull’efficacia e la sicurezza dei medicinali.
Chi è Alexa Guglielmelli
Alexa Guglielmelli, 34 anni, ha conseguito la laurea in Fisica con lode presso l’Università della Calabria nel 2017, con una specializzazione in Biofisica Molecolare. Ha poi conseguito il dottorato di ricerca sempre all’Unical nel 2021, focalizzandosi sull’applicazione della conversione luce-calore mediata da nanoparticelle di oro per scopi biomedici. Durante il dottorato ha svolto un periodo di ricerca presso l’Optics Laboratory dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne.
Dal 2021 è post-doc presso l’Università della Calabria nel Nanoscience Laboratory for Human Technologies diretto dal prof. Giuseppe Strangi. In questi anni, la sua ricerca si è concentrata sullo sviluppo e la caratterizzazione di piattaforme ottiche ad alta sensibilità e specificità per il riconoscimento di molecole chirali in fluidi complessi.
Per l’Università della Calabria, questo risultato rappresenta un importante riconoscimento della qualità della ricerca svolta nei propri laboratori e testimonia il valore della formazione dei giovani talenti nel campo delle tecnologie avanzate.