Allarme spopolamento, gli abitanti di Vibo resistono dopo il crollo del 2018
VIDEO | Continua la nostra inchiesta sulla perdita di abitanti dei capoluoghi di provincia calabresi. Su Corso Vittorio Emanuele l’allarme è soltanto rimandato: l’inversione del trend nascite-decessi però preoccupa
Una vera e propria altalena che a un certo punto si è rotta. Se i tre grandi capoluoghi di provincia, Catanzaro, Reggio e Cosenza, hanno affrontato un calo di abitanti impressionante e quantificabile in decine di migliaia, altrettanto non si può dire per Vibo Valentia, che ha tenuto botta fino agli ultimi anni.
Peculiare l’andamento del capoluogo vibonese: dal 2003 al 2018, infatti, il saldo è appena di meno cento, un percorso imparagonabile rispetto a quello costante e inesorabile degli altri capoluoghi presi in esame finora. Il 31 dicembre 2018, però il crollo è impressionante: 1.836 vibonesi in meno, con la popolazione scesa da 33.742 a 31.806.
Gli abitanti di Vibo e l’inversione della curva nascite-decessi
Così come nelle altre città della Calabria, la curva nascite decessi si è invertita intorno a metà dello scorso decennio. Più precisamente il trend è cambiato nel 2013, quando nascite e decessi hanno toccato lo stesso punto, andando poi a scambiarsi di ruolo nel 2015. In totale, il saldo negativo dal 2003 al 2023 è di 2744 abitanti in meno.
Il calo complessivo degli ultimi vent’anni, comunque, è stato in parte riparato dagli stranieri. Gli abitanti di Vibo che non sono cittadini italiani sono 1433, la maggior parte dei quali provenienti dal Marocco (22,7%) e dalla Romania (19,3%). Un’ondata abbastanza costante nell’ultimo decennio, con un picco pre-Covid e che ora si mantiene sugli stessi livelli del 2020 circa.
Lo spopolamento divora la Calabria e colpisce anche i grandi centri: Catanzaro in vent’anni ha perso 10mila abitantiA tirare le somme, dunque, Vibo sembra salvarsi dallo spopolamento. O quantomeno riesce a contenere egregiamente i danni, 2018 a parte.