Accensione lampada votiva, il presidente Occhiuto: «Onorato di affidare la Calabria a San Francesco»
Il rituale rientra nei festeggiamenti dedicati al santo, che ogni anno cominciano il 1° maggio e si protraggono per quattro giorni. Il compito di accendere la lampada spetta al presidente della Regione Calabria per celebrare simbolicamente il patronato del santo su tutti i calabresi, che è anche protettore della gente di mare
Il pomeriggio del 2 maggio, il presidente Roberto Occhiuto arriva puntuale, alle 16 in punto, nel piazzale del santuario di San Francesco di Paola e saluta cordialmente tutti i rappresentanti istituzionali e i tantissimi cittadini accorsi per assistere al solenne rito dell’accensione della lampada votiva in onore di San Francesco, il santo conosciuto in tutto il mondo, nato proprio qui, nella cittadina tirrenica, il 27 marzo 1416.
Il lungo fiume di persone, scortato dalle forze dell’ordine, entra in chiesa dopo un breve corteo per assistere alla funzione. Prima dell’inizio della messa, officiata dai frati francescani, i cinque sindaci delle province calabresi versano l’olio consacrato nella lampada votiva, che dopo qualche minuto viene accesa con una candela dal presidente Occhiuto. Il silenzio viene interrotto da un applauso commosso e scrosciante.
Occhiuto visibilmente emozionato
Il rito rientra nei festeggiamenti dedicati al santo, che ogni anno cominciano il 1° maggio e si protraggono per quattro giorni. Il compito di accendere la lampada spetta al presidente della Regione Calabria per celebrare simbolicamente il patronato del santo su tutti i calabresi, che è anche protettore della gente di mare. Ieri, Roberto Occhiuto ha rinnovato il cerimoniale per il quarto anno consecutivo. «Sono onorato di poter affidare la Calabria a San Francesco – ha detto ai nostri microfoni, visibilmente emozionato -. Ho chiesto a San Francesco di poter affidare anche il presidente della Regione affinché abbia la forza, la determinazione e anche l'umiltà di governare questa regione con decisione e determinazione».
Calabria unita in nome di San Francesco
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza. «È sempre un’emozione forte essere qui in occasione della delle festività legate a questa figura importante che è San Francesco di Paola, una che in qualche modo ci fa sentire tutti parte di una di una Calabria vera e sincera, una Calabria che noi, tutti insieme, sotto l'alta protezione di San Francesco, dobbiamo continuare ad esserne orgogliosi».
Un simbolo di speranza
Dopo aver gettato le basi per la nascita del santuario, San Francesco fondò anche l’Ordine dei Minimi, a cui appartengono i frati francescani, gestori del complesso religioso. Secondo padre Vincenzo Arzente, il gesto dell’accensione della lampada votiva «significa riaccendere quella speranza di cui ha bisogno la nostra terra. L'abbiamo ascoltato poco fa, nelle parole del padre generale, la nostra terra è una terra bellissima, che però stenta a decollare perché ha delle peculiarità che la tengono legata. Ecco, attraverso questo gesto, è come se San Francesco, ci slegasse e ci invitasse a guardare verso l'alto, a respirare a pieni polmoni, a sognare in grande - conclude -, perché questa terra ha bisogno di gente che guardi avanti, di gente che butti il cuore oltre spettacolo e sia capace di sognare».