Accoglienza e integrazione per combattere lo spopolamento, la ricetta di Casali del Manco: «Puntiamo anche sul turismo delle radici»
Il sindaco del comune della Presila Cosentina, ospite del format condotto da Pier Paolo Cambareri, ha raccontato la sua esperienza e i progetti messi in campo per far fronte ad una «vera e propria emergenza»
di Francesco Oliverio
Contrastare lo spopolamento e le azioni a misura di giovani per proiettare Casali del Manco verso il futuro: sono stati questi i temi al centro dell’appuntamento odierno di Dentro la Notizia, il format di LaC Tv condotto da Pier Paolo Cambareri.
A raccontare l’esperienza del proprio comune, nato dalla fusione di cinque centri pre-silani (Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Trenta e Spezzano Piccolo), il sindaco Francesca Pisani, impegnata insieme alla sua amministrazione a mettere a frutto i tanti finanziamenti della programmazione europea per ridare vigore, aumentandone l'attrattività, al centro del cosentino che punta a investire sulle enormi potenzialità naturalistico-ambientali (a partire dalla montagna con Lorica e il suo lago che diversi altri centri della Calabria non possono vantare (clicca qui per vedere la puntata completa).
Pisani: «Lo spopolamento è un’emergenza vera»
«Lo spopolamento è una vera e propria emergenza che riguarda tutti i comuni, soprattutto, i comuni piccoli e medi», ha esordito il sindaco Pisani, «noi sappiamo bene che l’Italia è fatta da tanti piccoli comuni la Calabria ancor di più in Calabria ci sono più di 400 comuni, molti dei quali medi o appunto piccoli e siamo tutti come dire interessati dal fenomeno dello spopolamento».
Il Comune di Casali del Manco «è stato istituito nell’ormai lontano 2017, nasce dalla fusione di cinque ex comuni e oggi conta un po’ più di 9500 abitanti. Ha un’estensione territoriale molto importante e per estensione il settimo comune più grande della Calabria con circa 170 chilometri quadrati di territorio ed è interessato da queste dinamiche».
«Ho partecipato qualche tempo addietro ad una bella iniziativa e il tema centrale era appunto quello dello spopolamento nel il mio comune. Da qui a vent’anni andrà incontro ad un calo demografico, che per alcuni versi inevitabile perderemo un po’ più di 1600 abitanti residenti, ciò nonostante noi crediamo che però si possa fare tanto per resistere per quanto più o meno a contrastare il fenomeno».
«Crediamo nei progetti di accoglienza e integrazione»
«Noi crediamo che però si possa fare tanto con i progetti di accoglienza e di integrazione, attivi da diversi anni e che funzionano bene», racconta il sindaco Pisani, «nel 2024 per esempio abbiamo ospitato con alcuni progetti quattro nuclei familiari per un totale di 17 persone. Genitori e bambini, molti dei quali nel momento in cui sono fuoriusciti dai progetti hanno deciso di rimanere a Casali del Manco e questo è per noi un ottimo risultato. Non solo le famiglie, nel 2024 abbiamo anche accolto tredici minori, anche questi nel momento in cui hanno compiuto la maggiore età, alcuni hanno deciso di rimanere e di continuare a vivere da noi. Ragazzi e familiari che vengono seguiti da chi gestisce sul territorio comunale e si interfaccia quotidianamente anzitutto con l’ente. Ma abbiamo in questi anni anche creato una rete coinvolgendo soprattutto il terzo settore che è di fondamentale importanza perché c’è bisogno che queste persone arrivino e poi si deve lavorare affinché si realizzi un’inclusione vera, reale concreta».
«Puntare sul turismo delle radici»
Il sindaco di Casali del Manco spiega anche «un’altra strada che potrebbe consentirci di dare risposte allo spopolamento, ma anche un modo per poter riqualificare i nostri centri storici, perché anche questo è un grosso problema con il quale tutti i sindaci devono fare i conti, potrebbe essere il turismo delle radici. Ci sono tante persone tante che vivono all’estero interessate, come dire alla ricostruzione della propria storia familiare. Io penso che questi flussi di persone vadano intercettate. Queste persone potrebbero magari inizialmente pensare di rimanere per dei periodi di tempo limitati sui nostri territori e poi successivamente, ritornare o rimanere per dei più lunghi».
«Fusioni strumento per contrastare lo spopolamento»
Per la Pisani «le fusioni sono un validissimo strumento per provare a contrastare lo spopolamento in Calabria. Io sono da sempre favorevole ai processi di fusione. Lo sono di più nel momento in cui le fusioni interessano comuni piccoli, come nel caso di Casali del Manco funziona bene, perché comunque ha coinvolto cinque piccoli comuni, tutti al di sotto dei 5000 abitanti, con territori contigui, problematiche simili, così come le potenzialità le potenzialità. Io però penso che poiché si tratta di processi comunque piuttosto complessi e si deve necessariamente coinvolgere la cittadinanza ed il terzo settore».
Il sindaco di Casali del Manco spiega che la «fusione Cosenza-Rende-Castrolibero non ha funzionato proprio perché non sono stati coinvolti i cittadini e il terzo settore. Ed è stato un peccato perché sono sono convinta sono certa che anche nel caso della fusione Cosenza-Rende-Castrolibero i vantaggi sarebbero stati enormi. Siamo riusciti in questi anni ad ottimizzare i servizi, a derogare un maggior numero di servizi e a far sì che questi siano servizi di qualità che poi è quello che interessa ai cittadini ed un territorio lo si rende attrattivo se appunto si riescono ad erogare i servizi e servizi siano sempre di qualità».
La Sila da valorizzare
Francesca Pisani spiega che l’amministrazione sta «provando a fare delle iniziative che vadano a valorizzare la Sila e Lorica in modo particolare. Questa località ha una storia sui generis nel senso, che è amministrato in parte dal Comune di Casali del Manco. Sul nostro territorio comunale insistono gli impianti di risalita di Lorica, parzialmente da San Giovanni in Fiore e in una piccola parte dal Comune di Aprigliano. Ma non abbiamo solo Lorica. Abbiamo tante altre località note, come per esempio Silvana Mansio, Croce di Magara, tutte località bellissime che dobbiamo provare a valorizzare».
«Anziani e famiglie al centro della nostra azione amministrativa»
«Noi proviamo a rivolgere sempre uno sguardo attento a tre categorie: principalmente gli anziani le famiglie, dunque i giovani e le persone con disabilità. In questi quasi due anni, anche spesso e volentieri, utilizzando risorse di bilancio perché il nostro è un comune virtuoso che non ha problemi economici. Abbiamo provato a mettere in piedi una serie di iniziative per gli anziani».
Il sindaco di Casali del Manco ricorda la «navetta sociale, un servizio che noi abbiamo attivato in quest’anno. Il nostro territorio è un territorio vastissimo e per far sì che gli anziani possano muoversi liberamente su tutto il territorio comunale. La navetta sociale è un servizio che abbiamo attivato con risorse di bilancio che non è da confondere con il trasporto pubblico locale perché non è di nostra competenza».
Il sindaco ricorda che tra gli obiettivi della sua amministrazione c’è la Casa di Comunità, il poliambulatorio di Casole Bruzio, il laboratorio analisi e un asilo nido. «Ritornando al Pnrr stiamo monitorando e stiamo seguendo con molta attenzione per esempio i lavori che consentiranno entro la fine del 2025 di realizzare a Casali del Manco una casa di comunità. Per noi è un progetto molto importante, con l’auspicio che non rimanga una cattedrale nel deserto perché sarebbe davvero un peccato». Pisani che racconta anche che «vorrebbe realizzare un centro diurno per anziani, ma il Pnrr oggi non ci dà la possibilità di poterlo fare». Francesca Pisani che, infine traccia un bilancio della sua attività amministrativa. «Il bilancio dopo quasi due anni è certamente un bilancio positivo. Noi ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a fare del nostro meglio, affinché appunto il nostro territorio possa diventare sempre più bello e sempre più attrattivo».