Affavorì, la Trattoria delle Persone nel cuore di Cosenza: un'oasi di umanità
Inaugurata lo scorso 14 settembre alle porte del centro storico bruzio ha ventitré dipendenti “speciali” ed è stata accolta da un affetto straordinario della città
Ci sono progetti che nascono da un'idea. Altri, invece, da un forte coraggio e da una forte determinazione. La Trattoria delle Persone, inaugurata il 14 settembre scorso alle porte del centro storico di Cosenza, appartiene alla seconda categoria: è il frutto di una paura iniziale che si è trasformata in entusiasmo, di uno sguardo che ha trovato forza in altri ventitré sguardi. È la trattoria in cui un gruppo di ragazzi con sindrome di down e autismo ha trovato un lavoro, una casa, una seconda famiglia.
A raccontarlo è Tiziana Turano, presidente di Affavori, l'associazione di promozione sociale che ha reso possibile questo piccolo miracolo quotidiano. «All'inizio ero spaventata», confessa. «Sentivo addosso un peso enorme, un carico di responsabilità non indifferente. Poi ho incrociato i sorrisi di ventitré ragazzi: in quegli occhi ho trovato la forza e il coraggio di iniziare davvero».
La Trattoria delle persone non é solo un locale: é un laboratorio in cui si cresce imparando. Ogni giorno, i ragazzi affinano competenze manuali e creative, imparano il ritmo del lavoro, scoprono i propri talenti. «Questa trattoria», afferma la presidente Turano, «è stata concepita come un'oasi di civiltà e di umanità. Un posto in cui i limiti invisibili - quelli della diversità, dell'esclusione, della discriminazione - non li abbiamo proprio considerati. Abbiamo accolto la diversità, l'abbiamo valorizzata, ed è stato tutto parte di un'evoluzione naturale».
È un sentimento condiviso anche dai giovani protagonisti del progetto. Uno di loro, Giò Giò, è ormai noto come "il mastro dei maccaruni". Per lui, la trattoria è diventata una seconda famiglia. La sua forte volontà di lavorare è contagiosa. Ogni suo gesto racconta un entusiasmo autentico, la gioia di sentirsi al proprio posto e di poter donare agli altri il proprio talento.
La comunità cosentina ha accolto l'iniziativa con una partecipazione travolgente. «Ogni giorno sentiamo un abbraccio vero e questo ci commuove», spiega Turano. «Arrivano persone che non conosciamo, mangiano qui e poi, spontaneamente, ci offrono prodotti, quello che possono. Ad esempio, oggi un signore si è fermato all'uscita della trattoria e ha lasciato una cassa di mandarini, un gesto che abbiamo apprezzato tantissimo».
Ogni martedì alle 10 - e questa è un'importante novità - la trattoria apre le porte alle scuole del territorio. Studenti e insegnanti incontrano i ragazzi, osservano il loro lavoro, scoprono una quotidianità che parla di impegno e di dignità. «È fondamentale far conoscere alle nuove generazioni questa realtà», sottolinea Turano. «La promozione sociale e soprattutto umana parte anche dalle scuole, perché è da lì che nasce una cultura capace di accogliere davvero la diversità».
Quel che succede oggi, in questo angolo della città di Cosenza, lancia un messaggio prezioso di cambiamento: l'inclusione diventa sostegno quotidiano e costruzione di una comunità viva e responsabile. «Non so se riuscirò a garantire un futuro a questi ragazzi, ma ci credo e spero che questo progetto sia solo il primo di una lunga serie», conclude la presidente Turano.