Razak, un destino nel nome: a 16 anni tra ferro e polvere provvede da solo a mantenere la sua numerosa famiglia
In arabo significa “il sostentatore”. Ha imparato il mestiere frequentando diverse officine meccaniche e oggi è uno dei fabbri più bravi della capitale
Continua la serie relativa alla missione del dottore Davide Zicchinella, sindaco di Simeri, pediatra, che si trova nel paese africano per il quarto anno consecutivo allo scopo di dare una mano alla popolazione e curare i bambini
Il nome "Razak" (o Razzaq) ha origine araba e significa "colui che provvede", "il sostentatore", "il nutrito".
Ha solo 16 anni Razak ma è uno dei fabbri più bravi di Ouagadougou. Ha imparato il mestiere fin da piccolissimo frequentando diverse "officine meccaniche" che numerose si trovano direttamente in strada, all'aperto. Plasmare il ferro è stata sempre la sua passione che sfocia in una vera e propria ambizione, dimostrare la superiorità dell'ingegno dell'uomo sulla forza e la resistenza dei metalli.
Il Bissap, il fiore rosso dell’Africa che ha trasformato i sogni di Assetou in realtàRazak saldando il ferro tra calura e polvere, provvede appunto, l'unico, al sostentamento della sua famiglia, dei suoi tanti fratelli e dei suoi stessi genitori, che a questo punto, non a caso, mi viene da dire, gli hanno dato un nome tanto importante quanto evocativo.
*Sindaco di Simeri Crichi