Capodanno speciale a Polistena con la 38esima Marcia della pace per dire basta alle guerre e alle disuguaglianze
I promotori spiegano il senso dell’iniziativa nata dal desiderio di contrastare la «logica della violenza, della guerra, della contrapposizione come unico linguaggio possibile tra i popoli, tra le comunità»
Come ogni anno, anche quest’anno, il primo giorno dell’anno, da Polistena viene lanciato un messaggio di pace al fine di mettere al centro del dibattito pubblico il ripudio della guerra. Per la trentottesima volta si svolgerà infatti la Marcia della Pace di Capodanno, organizzata dall’Associazione “Il Samaritano” e dalla Parrocchia del Duomo cittadino guidate entrambi da don Pino Demasi. Le due realtà operano da tantissimo tempo a favore di una cultura della Pace, della non violenza, della legalità e della lotta alle mafie. La marcia riprende il tema del Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace 2026 “La pace sia con tutti voi: verso una pace disarmata e disarmante”.
Il senso dell’iniziativa
«L’iniziativa – scrivono i promotori - nasce dal desiderio profondo di non rassegnarci alla logica della violenza, della guerra, della contrapposizione come unico linguaggio possibile tra i popoli, tra le comunità, persino tra le persone. Dobbiamo constatare, purtroppo, che il problema che emerge nel nostro tempo non sia solo quello dei conflitti in Ucraina e a Gaza, o della cosiddetta “guerra mondiale a pezzi”, ma anche il fatto che queste guerre sembrano non scandalizzare più l’opinione pubblica e che, nel pensiero del cittadino medio, la strategia per affrontarle sia quella di prepararsi ad altri conflitti con la corsa agli armamenti. Una situazione questa che sta creando un clima sociale sempre più attraversato da paura, aggressività e sfiducia. Ecco perché oggi più che mai sentiamo il bisogno di alzare la voce, ma di farlo in modo pacifico, collettivo e credibile».
La Marcia della Pace, allora, «non vuole essere una manifestazione contro qualcuno, ma per qualcosa: per la dignità della persona, per la giustizia, per la convivenza tra i popoli. La pace, infatti, è strettamente legata alla giustizia sociale, alla tutela dei più fragili, alla cura del creato, all’accoglienza di chi è costretto a fuggire da guerre e povertà. Non possiamo parlare di pace senza interrogarci sugli stili di vita, sulle disuguaglianze, sulle responsabilità economiche e politiche che spesso stanno alla radice dei conflitti».
Camminare insieme diventa allora un gesto semplice, «ma profondamente simbolico ed educativo. E farlo in un giorno particolarmente significativo come il primo giorno del nuovo anno significa affermare che la pace non si costruisce da soli, che nessuno si salva da solo, che il cammino è comune e che non ci arrendiamo ai venti di guerra. Sogniamo, in modo profetico, un mondo in cui possa regnare la pace».
I promotori
La Marcia oltre l’ Associazione “Il Samaritano” e la Parrocchia Santa Marina Vergine, Duomo della Città, vede tra i promotori la Diocesi di Oppido – Palmi, il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, il Centro di aggregazione giovanile Luigi Marafioti, la Seles, il coordinamento territoriale di Libera , la Confraternita del Santissimo Sacramento, la Nobile Arciconfraternita della Santissima Trinità, Il gruppo degli Scout Polistena 1, il Cnca ed i ragazzi e le ragazze del Servizio civile universale della parrocchia. Hanno già dato l’adesione l'Amministrazione Comunale di Polistena e le amministrazioni comunali del comprensorio, le comunità parrocchiali, le Istituzioni e tutto il mondo dell'Associazionismo e del volontariato cittadino. Il programma prevede alle 18.00 la Concelebrazione Eucaristica nel Duomo della città per invocare il dono della Pace. A presiedere l ’Eucarestia sarà il Vescovo della Diocesi, Mons. Giuseppe Alberti. Subito dopo, la Marcia per le vie principali della città. La conclusione in Piazza della Repubblica con la testimonianza di don Luigi Ciotti, profeta di pace e di giustizia.