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05/05/2025 ore 08.58
Attualità

Chi sarà il prossimo papa? I calabresi scelgono Zuppi: al presidente della Cei il 54,5% dei voti

Ecco i risultati del sondaggio di LaC: Parolin (18,7%) e Tagle (14%) chiudono il podio. Sette lettori su 10 vogliono un pontefice italiano e in continuità con Francesco

di Redazione Attualità

Presidente della Cei, arcivescovo di Bologna, figura inclusiva e capace di dialogare con tutti: Matteo Zuppi è, per i lettori del network LaC, il cardinale perfetto per raccogliere l'eredità di papa Francesco. Nel sondaggio lanciato mercoledì scorso i suoi consensi hanno superato il 54,5% del totale.

Una scelta di continuità, visto che Zuppi godeva della fiducia di Bergoglio che a lui aveva affidato una missione per la pace in Ucraina. Secondo, ma molto distanziato, il cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato vaticano. Il porporato, dato tra i papabili alla vigilia di un Conclave che si annuncia imprevedibile, raccoglie il 18,77%. Allargando lo sguardo, si può dire che 73 calabresi su 100 vogliono un papa italiano, soluzione che non appare - stando alle previsioni della vigilia - come quella più probabile.

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Al terzo posto nel nostro sondaggio c'è, invece, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, uno dei più popolari sui sui social, con il 14% dei voti. Chiudono Péter Erdő (8,85%)Jean-Marc Aveline (3,89%). 

Anche Tagle, così come Zuppi e Parolin, appartiene alla corrente progressista della Chiesa, maggioritaria nell'assemblea che si riunirà dal 7 maggio nella Cappella Sistina. Tendenza, quella per un futuro pontefice progressista, confermata anche nel sondaggio riportato ieri da La Stampa: 7 italiani su 10 vorrebbero vedere confermata la linea di apertura e inclusione seguita da Francesco. Non che i sondaggi possano influenzare un Conclave ma il Vaticano è cambiato ed è molto meno chiuso di un tempo.

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L'incertezza, per ora, è la cifra dominante nei giorni che porteranno all'avvio delle consultazioni. La settimana inizia con due riunioni programmate per la giornata di oggi, lunedì 5 maggio, e con le indiscrezioni riportate dai vaticanisti che vanno tutte nella stessa direzione: «Non è ancora emersa alcuna indicazione precisa». I cardinali hanno bisogno di discutere, confrontarsi, parlare. E finanche fare previsioni sulla durata del Conclave pare azzardato.