Cisl Calabria: «Stop allo sterminio a Gaza e subito un Patto per il lavoro nella nostra regione»
Il Comitato esecutivo condanna l’operazione israeliana in Palestina e avvia una raccolta fondi per i civili. In Calabria una delle priorità resta la sanità: «Serve uscire dal Commissariamento e rinegoziare un piano di rientro che non sia una spada di Damocle sul diritto alla salute»
Il Comitato esecutivo della Cisl calabrese, riunito a Lamezia Terme e presieduto dal segretario generale Giuseppe Lavia, ha espresso una netta condanna all’operazione via terra del Governo israeliano contro Gaza City. «Siamo davanti a una tragedia dalle dimensioni immani, lo sterminio di una popolazione inerme alla quale va la solidarietà della Cisl», si legge nella nota. La Confederazione chiede «lo stop all’occupazione, il cessate il fuoco immediato, la resa di Hamas, il rilascio di tutti gli ostaggi e il pieno riconoscimento di due Popoli in due Stati».
In tal senso, in Calabria prende il via anche la campagna di raccolta fondi promossa dalla Cisl, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, a sostegno della popolazione civile di Gaza. L’iniziativa punta a fornire assistenza immediata a donne, uomini e bambini vittime del conflitto.
Lavoro, sviluppo e partecipazione
Accanto al tema internazionale, l’Esecutivo ha ribadito l’impegno sul territorio. La Cisl condivide l’appello dei vescovi calabresi alla partecipazione al voto, definito «un esercizio di democrazia, occasione concreta di libertà e di scelta responsabile».
Sul fronte regionale, la priorità è il lavoro. «Occorre costruire un Patto per la Calabria, una grande alleanza fra mondo del lavoro, imprese e istituzioni per superare i divari occupazionali, sociali ed economici», ha sottolineato la Confederazione. L’obiettivo è promuovere «lavoro dignitoso e sicuro», attraverso un piano di politiche attive, attrazione di investimenti pubblici e privati e una programmazione mirata delle risorse.
Tra i temi considerati centrali: il rilancio del ciclo integrato delle acque, la riqualificazione delle aree industriali con la piena operatività di Arsai, un grande progetto per le scuole sicure – oggi il 20% degli istituti calabresi è privo delle certificazioni di sicurezza – e una mobilità più moderna, a partire dagli aeroporti. Su quest’ultimo punto la Cisl ha espresso soddisfazione: «Il rilancio degli scali calabresi è testimoniato dalla crescita significativa dei passeggeri, che nel 2025 raggiungono i 3 milioni. Le nuove rotte annunciate da Ryanair sono uno strumento utile a sostegno di turismo e mobilità».
Sanità e legalità
La Confederazione non dimentica le criticità legate alla sanità: «Serve uscire dal Commissariamento e rinegoziare un piano di rientro che non sia una spada di Damocle sul diritto alla salute», evidenzia la nota. Tra le priorità individuate: rafforzare la medicina territoriale, attivare le Case e gli Ospedali di Comunità, e avviare un piano straordinario di reclutamento del personale sanitario, giudicato ancora insufficiente nonostante le nuove assunzioni e stabilizzazioni.
Forte anche la presa di posizione sulla legalità: «Il contrasto alla pervasività della ’ndrangheta è precondizione di ogni processo di sviluppo», ribadisce la Cisl, che ha espresso «pieno sostegno e grande apprezzamento» per l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, richiamando la recente indagine Res Tauro della DDA di Reggio Calabria e del Ros dei Carabinieri.
Infine, la Confederazione chiede di superare definitivamente i bacini storici del precariato e di evitare la creazione di nuove sacche di instabilità lavorativa, oltre ad avviare il trasferimento delle deleghe alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
«La Cisl è pronta a dare il proprio contributo di proposte e soluzioni – conclude l’esecutivo – su un tema come la sanità e, più in generale, sullo sviluppo della Calabria, che va affrontato con spirito di condivisione, lasciando da parte divisioni e demagogia».