Civita, Don Marco Pagniello celebra la Caritas Italiana come cuore pulsante di solidarietà: «La storia della Chiesa è anche storia di carità»
Il direttore di Caritas Italiana ha partecipato all'inaugurazione del centro spirituale Mystikos dell’Eparchia di Lungro, sottolineando l'importanza della carità come risposta alle difficoltà globali e alle esigenze locali
La Caritas non è solo un nome, un ente, una definizione. La Caritas è un'anima pulsante, uno strumento, al servizio dei più fragili, è una rete capillare di solidarietà che si estende dalla singola parrocchia senza conoscere confini. La mission, chiara e intramontabile, cerca di tradurre, cioè, la carità cristiana in azione concreta rispondendo ai bisogni di chi si trova in difficoltà, senza distinzioni di fede, etnia o provenienza.
In un'intervista rilasciata ai nostri microfoni, Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, presente a Civita per l’inaugurazione del centro spirituale Mystikos dell’Eparchia di Lungro, ha offerto una prospettiva illuminante sull'impegno e la vitalità di questa istituzione, un impegno che risuona con le profonde riflessioni di Papa Francesco che ha chiarito la centralità della carità nella vita della Chiesa affermando che «La storia della Chiesa è anche storia di carità».
Don Pagniello esordisce con un'affermazione sorprendente ma ricca di significato «Ahimè, la nostra salute è buona perché siamo chiamati ad affrontare tante sfide», un paradosso che rivela la natura intrinseca della Caritas, forte e capace di rispondere ai bisogni emergenti anche quando questi sono numerosi e complessi. Il direttore sottolinea la presenza capillare della Caritas in Italia, «Duecentoventidue Caritas su tutto il territorio nazionale in tutta la Chiesa italiana, dalle grandi Caritas delle grandi diocesi alle piccole Caritas delle piccole diocesi», una presenza capillare che assicura la presenza viva vicina alle persone, ovunque si trovino. Non si tratta solo di numeri, ma di una presenza concreta «fatta di ascolto, di osservazione, fatta di vicinanza, di prossimità ai poveri». Un approccio che va oltre la elementare assistenza ponendo al centro la relazione umana e la dignità della persona.
L'azione della Caritas si concretizza quotidianamente a livello locale, dai centri di ascolto che offrono un primo contatto e orientamento, alle mense per i poveri che garantiscono un pasto caldo e dignitoso, dagli empori solidali che distribuiscono generi alimentari e di prima necessità, ai dormitori che accolgono chi non ha un tetto. Ma come ribadito da Don Pagniello, l'impegno non si ferma all'assistenza materiale. Un aspetto cruciale evidenziato dal direttore è l'importanza dell'animazione delle comunità «fatta di tanta animazione di comunità perché anche qui, Civita ci ricorda l'importanza di animare le comunità». Questo significa rafforzare il tessuto sociale, promuovere la solidarietà interna e creare le condizioni affinché le comunità possano prosperare. In particolare, Don Pagniello fa riferimento a contesti come Civita, dove «questa comunità si sta spopolando e quindi bisogna fare di tutto per creare le condizioni affinché le giovani famiglie possano rimanere, affinché i bambini possano nascere e crescere in questi luoghi per rimanere e soprattutto per riconquistare anche quello stile di vita che forse nelle grandi città si è perso». Questo evidenzia un impegno a lungo termine, volto a contrastare lo spopolamento e a rivitalizzare i territori, custodendo valori e uno stile di vita più autentico.
Ciò che rende la Caritas unica è la sua capacità di essere non solo un'organizzazione assistenziale, ma anche un promotore di giustizia sociale e di pace. Attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, la Caritas denuncia le cause della povertà e dell'ingiustizia, proponendo modelli di sviluppo più equi e sostenibili. È un appello costante alla solidarietà, un richiamo alla responsabilità di ciascuno nel costruire un mondo dove nessuno venga lasciato indietro.
Le parole di Don Marco Pagniello e le profonde riflessioni di Papa Francesco convergono nel disegnare la Caritas quale corpo vivo che affronta le sfide con dedizione, un'istituzione che non solo assiste, ma anima, promuove e sostiene, con la consapevolezza che il benessere delle comunità dipende dalla capacità di prendersi cura gli uni degli altri, a partire dai più fragili e che la carità è la vera essenza della fede.