Atenei sostenibili, l’Unical tra le 57 università italiane con le migliori performance a livello internazionale
Il campus di Rende 25esimo tra le realtà del Paese. A pesare parametri come monitoraggio ambientale, scambio di conoscenze, occupabilità
C’è anche l’Università della Calabria tra gli atenei italiani con le migliori performance in termini di sostenibilità. Cinquantasette in tutto quelli inseriti nella classifica “Qs World University Rankings: Sustainability 2026”, su un totale di circa 2000 di 106 Paesi del mondo.
L’Unical si piazza venticinquesima a livello nazionale. Ai primi dieci posti, nell’ordine: Università di Padova, Politecnico di Milano, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università di Milano, Università La Sapienza di Roma, Politecnico di Torino, Università Bocconi, Università degli Studi di Pavia, Università di Torino, Università di Firenze.
Il primo posto a livello internazionale lo conquista l'Università di Lund, in Svezia, che raggiunge la vetta per la prima volta dalla creazione della classifica nel 2023. Scende al secondo posto l'Università di Toronto, regina incontrastata nel 2024 e nel 2025, seguita dall'Ucl nel Regno Unito, che guadagna due posizioni.
L’Università della Calabria riesce a mantenere salda la sua posizione, 620esima nella classifica internazionale, in una competizione sempre più accesa, con oltre 250 nuove università che si aggiungono all’elenco quest’anno, tra cui 5 italiane.
Risultati che, secondo quanto spiegano gli analisti di Qs, arrivano da maggiori attenzione e investimenti per la transizione energetica e l'innovazione: «Questi progressi dimostrano che lo slancio verso la sostenibilità non è più concentrato in un piccolo gruppo di leader, ma sta prendendo piede in un numero sempre maggiore di università italiane».
Monitoraggio ambientale, scambio conoscenze nell'ambito della sostenibilità, occupabilità, nuovi modelli di monitoraggio ambientale: le università italiane stanno consolidando un approccio alla sostenibilità che combina politiche istituzionali più strutturate e investimenti in ricerca applicata. L'impatto sociale (45%) è guidato da Bologna, con un ottimo indicatore globale pari a 91, che rafforza il suo storico ruolo civico. L'uguaglianza (12%) è guidata dall'Università Bocconi (99° posto), a dimostrazione del suo crescente impegno nei confronti delle agende di responsabilità sociale. Lo scambio di conoscenze (10%) e l'impatto dell'istruzione (7%) sono entrambi guidati dalla Sapienza, che evidenzia la sua capacità di tradurre la ricerca in benefici per la società. Occupabilità e risultati (11%) è guidato dal Politecnico di Milano (123° posto). Salute e benessere (5%) e ricerca ambientale (13%) sono guidati dall'Università di Padova, a sottolineare la sua forza nelle scienze della vita e ambientali. L'impatto ambientale (45%), che comprende la sostenibilità ambientale (15%) e l'educazione ambientale (17%), è dominato dal Politecnico di Milano, che si colloca al 42° posto a livello mondiale per la sostenibilità ambientale.