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18/11/2025 ore 12.18
Attualità

Colletta Alimentare, la Calabria dà l’esempio: 178mila chili di alimenti donati aiuteranno 130mila persone bisognose

Grazie a volontari, comunità locali e al dispiegamento di 200 mezzi, la nostra regione si è distinta nel sostegno concreto alle famiglie più fragili. Gerardo Franco Falcone (Banco Alimentare): «Straordinario come spesso siano più generosi i più poveri»

di Redazione Attualità

“Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà, la Colletta Alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta”, ha dichiarato il Presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi dopo aver partecipato all’iniziativa.

In un contesto sociale segnato da individualismo e indifferenza, la partecipazione di 155 mila volontari e di oltre 5 milioni di donatori rappresenta un segnale forte: cittadini di ogni età e provenienza hanno dedicato tempo, cura e attenzione, per quegli “invisibili” che spesso non trovano voce. Un gesto semplice – una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata di pomodoro – che alimenta speranza, come auspicato da Papa Leone XIV domenica scorsa: “Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza”.

È questo, in fondo, il valore della Colletta: un Paese che sceglie di non voltarsi dall’altra parte e, nonostante l’aumento del costo della vita, dona quanto può. Un vero e proprio spettacolo della carità, il segno di una coscienza di popolo ancora viva, come dimostra anche la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, primo anche quest’anno ad aderire personalmente a questo gesto. Dalla Presidenza della Repubblica, la Colletta Alimentare, ha ricevuto anche l’Alto Patronato.

La Colletta in Calabria

“Siamo orgogliosi di quanto una regione, tra le più povere d’Europa come la Calabria, riesca a fare tanto il giorno della Colletta”, dichiara Gerardo Franco Falcone, presidente del Banco Alimentare della Calabria. “È straordinario – prosegue Falcone – come spesso siano proprio i più poveri a donare di più”.

Racconta Adelina, una volontaria di Firmo: “Un operaio straniero sabato scorso si è recato presso il supermercato dove prestavo servizio, con le scarpe piene di fango, reduce da una giornata di raccolta di olive e ci ha chiesto un carrello. Lo ha prontamente restituito colmo di spesa all’uscita dalle casse. Un gesto che ci ha commossi”.

Grazie a 8.300 tonnellate di prodotti donati (+5% rispetto al 2024) nei supermercati di tutta Italia, di cui 178.000 kg in Calabria, Banco Alimentare potrà sostenere nei prossimi mesi, nella nostra regione, 130.000 persone bisognose attraverso 627 enti caritativi convenzionati.

In tutta la Calabria sono stati 200 i mezzi utilizzati per il recupero di beni alimentari”, fa sapere Gianni Romeno, Direttore Generale del Banco della Calabria. “Dall’Esercito a Poste Italiane ad aziende come Lactalis che operano anche sul nostro territorio, siamo riusciti ad avere un servizio capillare che ci ha permesso di lavorare bene e rapidamente. Molto significativo è da qualche anno l'apporto della Protezione Civile regionale – conclude Romeo - che ha messo a disposizione mezzi e uomini in diversi territori della provincia di Cosenza”.

Una menzione particolare, poi, va alla Casa Circondariale di Crotone che ha voluto unirsi nella raccolta offrendo ai detenuti un’occasione di sentirsi parte di un progetto che per un giorno ha unito l’Italia, davanti ai supermercati, come tra le mura di una cella.

"Questa è stata la prima Colletta senza il nostro caro Antonello Murone, referente del Banco a Vibo e provincia. Persona mite e buona che, fin dalla nascita, ha aiutato il Banco in Calabria contribuendo a diffondere i temi della condivisione e della cura del prossimo, propri della Colletta, nelle scuole, dove lui operava come docente" ricordano dal Banco.