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13/05/2025 ore 15.16
Attualità

Corigliano Rossano, per la prima volta nella storia sventola la Bandiera Blu, Stasi: «È il frutto di sei anni di lavoro»

Per il sindaco di Corigliano Rossano, a Roma per ritirare il riconoscimento ottenuto per cinque chilometri di spiaggia rossanese tra Torre Sant’Angelo e contrada Gammicella, il vessillo «è il punto da cui partire per offrire sempre migliori servizi e una destinazione Sibaritide unica»

di Luca Latella

Ambiente, territorio, mare, servizi. La Bandiera Blu è il riconoscimento ad un modus operandi, che premia l’impegno di un’amministrazione comunale. E nell’assegnare il vessillo, la Foundation for Environmental Education (Fee) valuta certamente parametri rigorosi quali la qualità delle acque – una conditio sine qua non da cui parte per determinare l’assegnazione della bandiera – ma insieme alla gestione ambientale di un territorio, ai servizi offerti, alla sicurezza ed alle iniziative di educazione ambientale.
È in questo solco che dopo sei anni di lavoro, Corigliano Rossano ha ottenuto – per la prima volta nella sua storia e nella storia del territorio delle due ex città – il prestigioso vessillo blu.
Per l’esattezza, il tratto di spiaggia interessato – e Corigliano Rossano di costa ne vanta esattamente 38 chilometri, che rappresentano certamente un unicum in Italia – è una porzione di spiaggia di Rossano di quattro chilometri che si estende tra Torre Sant’Angelo e Torre Pinta/contrada Gammicella.

Ma più in generale è sostanzialmente tutta la Calabria del nord-est a poter esultare perché insieme a Corigliano Rossano sono state confermate altre quattro Bandiere Blu (Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana) più Cariati che ritorna ad essere annoverate tra queste, avendo conquistato il vessillo più volte nello scorso decennio.
In totale sono sei Bandiere Blu che sventolano fiere sulla Sibaritide, a sancire un traguardo ambientale unico. La limpidezza delle acque e la bellezza dei paesaggi non sono più solo un'apprezzata realtà, ma ora anche una qualità certificata.

Corigliano Rossano ambisce alla Bandiera Blu, visita in città del presidente di Fee. Stasi: «Ce la faremo? Speriamo»

Stasi: «Soddisfazione unica, grazie alla città»

A margine della consegna del riconoscimento tenutosi a Roma, Flavio Stasi è visibilmente soddisfatto, anche perché la “conquista” della Bandiera Blu è il frutto di un lavoro durato sei anni.
«È una soddisfazione enorme – racconta a LaC News24 il sindaco di Corigliano Rossano – perché sottolinea e suggella il miglioramento dei servizi a cui abbiamo lavorato in questi anni. Siamo sempre stati esclusi per i livelli di raccolta differenziata, quest’anno balzati all’80%, ma l’abbiamo ottenuta anche grazie ai progetti di mobilità sostenibile come le piste ciclabili a cui continueremo a lavorare, alle spiagge sicure, a quelle sorvegliate».
«Per noi – spiega ancora – quella di oggi rappresenta una giornata indimenticabile, perché per la prima volta nella storia la nostra città è Bandiera Blu: la nostra città sarà meta di turismo sostenibile, certificato. Un riconoscimento mai ottenuto prima. Tutto questo è un premio al nostro mare, che spesso non difendiamo abbastanza, ma anche al percorso di miglioramento dei servizi che abbiamo avviato in questi anni, dalla raccolta differenziata alle spiagge sicure fino alle piste ciclabili».
E sul perché la Foundation for Environmental Education abbia “definito” solo quei cinque chilometri di spiaggia cittadina sui quali può sbandierare la Bandiera Blu, è presto detto. «La Fee – rivela Stasi – parte dai dati relativi alla qualità delle acque e poi valuta tutto il resto. Quella porzione di spiaggia aveva ottenuto negli ultimi anni i dati migliori. Ci stiamo lavorando da sei anni e dal 2022 abbiamo iniziato a partecipare, ottenendo il risultato solo quest’anno, dopo tantissimo impegno».

«Questo però deve essere solo l’inizio – rimarca il primo cittadino di Corigliano Rossano – quindi un punto di partenza, non di arrivo, per offrire ai turisti che vorranno godersi il nostro mare di poterlo fare con sempre più e migliori servizi. Ed è la rete che rende attrattivo un territorio».

«In rete per una “destinazione Sibaritide”»

Stasi indica la via. Ed una “destinazione Sibaritide” unica. «Certo, non stiamo nella pelle per il riconoscimento ottenuto dalla nostra città ma anche per quello assegnato alle altri comuni della Sibaritide che deve trasformarsi in un brand facendo rete. Se alle Bandiere Blu riusciamo a offrire servizi messi a sistema faremo il salto di qualità».

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E sarà anche contento, oggi, da “neofita” della Bandiera Blu di dover offrire il pranzo ai suoi colleghi sindaci, tutti presenti a Roma, per ritirare il prestigioso riconoscimento. Sarà magari proprio questo convivio tra Flavio Stasi, Franco Mundo (sindaco di Trebisacce), Giovanni Pugliese (sindaco di Roseto Capo Spulico), Vincenzo Ventimiglia (sindaco di Villapiana), Cataldo Minò (sindaco di Cariati) e Antonio Favoino (vice del sindaco di Rocca Imperiale, Giuseppe Ranù) a suggellare la nascita della “Destinazione Sibaritide?”

«Grazie alla città»

Stasi conclude ringraziando quanti stanno lavorando a questo traguardo. «Grazie a uomini e donne dell'Amministrazione comunale che hanno avuto e continuano ad avere fiducia in noi. Soprattutto grazie ai cittadini, perché per raggiungere gli obiettivi non basta una Amministrazione coraggiosa, ma serve una comunità che la accompagna, ed è ciò che sta accadendo da sei anni».
Adesso non resta altro che piantare la Bandiera Blu sul lungomare.