Donazione del sangue, il presidente Avis Cosenza: «Numeri importanti ma serve l’aiuto di tutti»
I volontari calabresi hanno una sorta di marcia in più, lo conferma Luigi D’Errico. In tour nei territori cratensi, nei giorni scorsi, ha così fatto il punto della situazione rilevando il trend di generosità: «Nel 2024 ben 14mila donazioni»
Donare il sangue può salvare una vita, questo gesto d’altruismo è sempre più un’esigenza concreta. Non è un caso come l’opera dell’Avis passi attraverso il coinvolgimento dei territori, nonché delle realtà scolastiche, istituzionali e culturali. L’associazione, che di recente ha rinnovato le sue cariche, a Cosenza ha confermato come suo presidente Luigi D’Errico, valutando così il mix di continuità e innovazione per proseguire al massimo il lavoro all’interno delle comunità.
Il presidente è stato ricevuto nei paesi della zona cratense, facendo tappa a Bisignano con una targa celebrativa nonché a Mongrassano, dove è stato accolto dall’amministrazione comunale.

D’Errico ha riepilogato la situazione, partendo dall’assetto rinnovato che lo vedrà al vertice in questo quadriennio 2025-2028: «C’è stata l’assemblea dei soci, molto più sentita in quanto elettiva. Mi sono ricandidato a presidente provinciale e sono stato rinominato all’unanimità, ringrazio davvero tutti i soci e il consiglio direttivo uscente. Vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro, da continuare ripartendo con slancio. Abbiamo già appuntato le basi per un percorso proficuo, dando visibilità ai territori, linfa per la raccolta di sangue».
Numeri importanti quelli raccolti dell’associazione: «L’Avis provinciale di Cosenza nel 2024 ha chiuso con 10mila e trecento soci – continua D’Errico – e con un totale di 14mila donazioni. Ha 29 sedi comunali sparse per tutta l’ampia provincia, una sorta di regione per estensione. Abbiamo sedi attive, tante “bandierine” vivaci in un’organizzazione ben strutturata come la nostra. Sono orgoglioso e quasi “intimorito”, spesso troviamo qualche criticità ma ci impegniamo al massimo per risolverla»
Il grande cuore dei calabresi resta così un faro di speranza per il futuro: «L’appello alla donazione è sempre valido. Donare è importante per gli altri, si fa del bene anche per noi stessi, torniamo a casa appagati una volta compiuto questo gesto. Cosenza e la Calabria possono dare tanto, l’Avis sarà sempre a disposizione per accogliere nuovi soci e donatori».