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15/08/2025 ore 16.59
Attualità

Due figli, mille sfide quotidiane e un amore incondizionato: il bello (e il difficile) di essere genitori oggi

Attilia e Christian, giovane coppia con due bimbi, raccontano la loro famiglia tra momenti difficili e gioie che superano ogni ostacolo: «Come facevamo prima senza di loro?»

di Gabriella Chiarella

Nel secolo scorso, avere cinque, sei, sette figli in Calabria era la normalità. Non si aveva un reddito particolarmente alto, ma lo stile di vita era completamente diverso. Oggi il mondo corre rapidamente: l’innovazione tecnologica (che investe tutti i campi, dal food al vestiario, non solo quello tech) ha modificato il desiderio d’acquisto, il percorso di studi è lungo (e spesso costoso), l’inflazione tira duri colpi… Sembra non si raggiunga mai quel momento in cui si è in grado di “sistemarsi”. Tanti sono i motivi che concorrono a frenare la volontà di avere un bambino. Figuriamoci due o tre. Ma c’è chi, nonostante le sfide e le difficoltà, sceglie di allargare la famiglia. Attilia e Christian ne sono l’esempio. Ecco quanto ci ha raccontato Attilia.

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Voi siete genitori di due figli. La vostra è stata una scelta? O è andata così?

La nostra è stata assolutamente una scelta, li abbiamo voluti fortemente entrambi.

Avere due bimbi da accudire è sicuramente stancante. Come arrivate a fine giornata? Saranno anche meravigliosi, come tutti i bambini, ma spesso sono instancabili e irriducibili.

Ammesso che ci sia una fine giornata! [ride]. Dobbiamo considerare che, nei primi anni, la maggior parte dei bambini ha molteplici risvegli notturni, tra coliche, febbre, dentizione, la fase cruciale dei due anni… Per fortuna non è sempre così; ci sono anche i periodi tranquilli. In questi due anni e mezzo abbiamo capito che bisogna impegnarsi a conoscere il carattere del bambino al fine di riuscire a prenderlo nel miglior modo possibile, proprio come si fa con gli adulti. Una scoperta che ci ha aiutato molto nella gestione quotidiana. Ma la consolazione più grande era la consapevolezza che quel momento impegnativo era solo una fase che prima o poi sarebbe passata.

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Anche dal punto di vista economico non deve essere facile. Soprattutto in Italia, dove gli aiuti sono pochissimi, le strutture pubbliche spesso insufficienti e inadeguate. Voi come vi siete organizzati?

Noi abbiamo la fortuna di lavorare entrambi. Però sì, tra mutuo e spese per i bimbi non è facile. Ma cerchiamo di fare del nostro meglio tagliando il più possibile le spese superflue e usando dei metodi di acquisto/vendita alternativi. Per esempio, noi utilizziamo spesso piattaforme come Vinted (e ci sentiamo di consigliarla) perché è una scelta eco-sostenibile. I bimbi crescono molto in fretta e sfruttano molto poco i vestiti che rimangono praticamente nuovi. Al posto di gettarli via creando rifiuti inutili, è buonsenso metterli in vendita/comprarli a un prezzo accessibile.

Ci sono stati dei momenti in cui pensavate di non farcela? Come ne siete usciti?

Sì, soprattutto nel periodo post parto della prima gravidanza. I nostri equilibri subirono duri colpi, dettati dall'arrivo della creatura, con tutte le paure annesse e l'inesperienza del caso. Ciliegina sulla torta: un bimbo ad alto contatto che non dormiva mai (e sottolineo mai); ci trovammo sopraffatti e ammetto che non fu facile uscirne; ci volle del tempo. C’è da dire che siamo stati fortunati ad avere entrambe le nostre famiglie pronte a sostenerci emotivamente e fisicamente. Il nostro consiglio è quello di non esitare a chiedere aiuto sempre, sia in famiglia che fuori, se necessario. 

Il vostro rapporto è cambiato con l'arrivo dei bambini? In che modo?

Sì, assolutamente. Prima eravamo solo noi due e facevamo tutto quello che ci andava. Ora siamo vincolati a orari e luoghi, seguiamo molto le necessità dei bambini: siamo responsabili di altre due vite, che sono la nostra priorità. Cresceranno e avranno sempre meno bisogno di noi, ma fino ad allora saranno sempre al primo posto. 

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Pensare al futuro dei vostri bambini è forse la cosa che più fa paura. Voi come e dove li vedete tra qualche anno?

Il futuro fa paura, specie in un mondo come il nostro che è in rapida e continua evoluzione. Il timore di non riuscire a stare al passo è molto forte. È presto per immaginare come e cosa vorranno essere da grandi, posso solo dirti che spero di vederli sempre forti e felici nonostante le difficoltà che la vita presenterà loro. E, soprattutto, spero rimangano sempre uniti.

Per il momento ci pensiamo il meno possibile e ci godiamo il momento.

Potremmo dire, in maniera diretta, che essere genitori è molto stancante ma è anche una sensazione bellissima che riempie le vostre vite?

Assolutamente sì, è una sensazione straordinaria, impossibile da spiegare a parole. Non ho mai provato tanta stanchezza e paura ma al contempo pienezza, certezza e soddisfazione, un amore incredibile e incondizionato. Un bel connubio di emozioni. Pensa che finiamo spesso per chiederci come facevamo prima senza di loro!

A tuo avviso, in base alla vostra esperienza, cosa dovrebbero fare lo Stato, la regione, i comuni per favorire le famiglie che hanno già più bambini e incentivando quelle che non li hanno ad averli in serenità?

Io partirei sicuramente da una assistenza convenzionata nel post-partum, perché non tutti possono permettersi una ostetrica privata, una doula o, semplicemente, non tutti hanno magari una mamma disposta ad aiutare 24H. Successivamente, garantire maternità e paternità più lunghe e bonus che siano oggettivi per le spese dovute ai piccoli, principalmente riferite a latte, pannolini e medicine varie. Inoltre, sarebbe una buona idea proporre un incremento degli asili nido pubblici, perché in alcune zone sono completamente assenti e non tutti hanno la possibilità di spostarsi per accompagnarli e andare a riprenderli.