Elena Sodano premiata in Sicilia: la voce di CasaPaese tra i custodi della legalità
La fondatrice della Comunità alloggio riceverà il prestigioso riconoscimento dedicato ai giudici Livatino, Saetta e Costa per l’impegno civile e il modello di cura innovativo. LaC la incontrerà nel borgo di Cicala alla vigilia di Pasqua
Martedì 15 aprile a Giarre, in Sicilia, Elena Sodano – fondatrice della rivoluzionaria realtà di CasaPaese per demenze a Cicala, in provincia di Catanzaro – riceverà un prestigioso riconoscimento promosso dall’International Police Association (IPA Italia).
Un premio intitolato a tre giganti della giustizia assassinati dalla mafia: Rosario Livatino, Antonio Saetta e Gaetano Costa.
Un riconoscimento che ha negli anni onorato figure come Don Luigi Ciotti, il presidente Carlo Azeglio Ciampi, il procuratore Gian Carlo Caselli, i magistrati Pier Camillo Davigo e Antonio Ingroia, e artisti del calibro di Franco Battiato, Andrea Bocelli, i Pooh, Mango. E nel 2016 anche il network LaC. Oggi, accanto a questi nomi, si aggiunge quello di Elena Sodano, per il suo impegno sociale e umano nella promozione della legalità vissuta nel quotidiano.

La rivoluzione gentile di CasaPaese
Il premio celebra l’esperienza straordinaria di CasaPaese, un piccolo borgo calabrese diventato simbolo di una sanità possibile, dove la demenza viene accolta con dignità, cura e libertà. Fondata a Cicala, nel cuore della Calabria, CasaPaese è oggi una comunità terapeutica residenziale che rompe con i modelli istituzionali e restituisce umanità e diritti a chi spesso viene relegato ai margini.
Non un centro sanitario, ma una vera e propria casa: un luogo dove le persone con Alzheimer e altre forme di demenza possono continuare a vivere secondo i propri ritmi, in un ambiente accogliente, ricco di stimoli, dove il rispetto per l’individuo viene prima di tutto.
Con CasaPaese ha creato un mondo su misura per chi è affetto da demenza, Elena Sodano: «Ogni giorno riceviamo tanto affetto, ecco i progetti per il 2025»Un premio per chi resiste e costruisce
«CasaPaese è Calabria. La Calabria libera, che resiste e che sogna», ha scritto Sodano annunciando il riconoscimento. Ed è proprio questo spirito di resilienza, costruzione silenziosa e presenza attiva sul territorio che ha guidato l’IPA Italia e il Comitato Antimafia, presieduto da Attilio Cavallaro, a premiare Elena Sodano. La giuria è coordinata dal commissario Carmelo Cavallaro, con il Consiglio d’Onore composto dai familiari dei giudici eroi, tra cui la presidente onoraria prof.ssa Rosaria Carmela Livatino.
«Abbiamo scelto di camminare in salita. I nostri sacrifici sono radici. Il nostro progetto è testimonianza», scrive ancora Sodano. Un messaggio potente che va ben oltre i confini della salute mentale, e si fa esempio di legalità vera: quella che si pratica nei gesti quotidiani, nella cura dell’altro, nella costruzione di un presente giusto e solidale.
Prima il premio, poi l’incontro con LaC
Dopo la premiazione in Sicilia, Elena Sodano incontrerà il network LaC direttamente a Cicala. Sabato, vigilia di Pasqua, l’editore Domenico Maduli, il direttore editoriale Maria Grazia Falduto e il direttore dell’informazione Franco Laratta saranno nella CasaPaese per condividere un momento di festa insieme ai pazienti, alle famiglie e a chi ogni giorno si prende cura di loro.