Francesco De Marco, l'Alfiere reggino della Repubblica: «Una grande emozione stringere la mano del presidente Mattarella»
Il giovane, accompagnato da papà Pietro e mamma Stefania, ha ricevuto l’onorificenza con altri 28 ragazzi. Tra loro anche il lametino Francesco Mazza. Il Capo dello Stato: «Voi qui, oggi, rappresentate le tante ragazze e i tanti ragazzi che interpretano la normalità in maniera positiva, spendendosi per aiutare chi è in difficoltà e impegnandosi per il bene comune»
«Francesco De Marco, 19/11/2006, residente a Reggio Calabria - Per aver soccorso una coppia di coniugi che rischiava di annegare. Il salvataggio ha richiesto coraggio e tempismo viste le cattive condizione del mare». Questa la motivazione per la quale il giovane reggino questa mattina al Quirinale è stato insignito dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica, dal presidente Sergio Mattarella.
Tra i 29 ragazzi insigniti dell’importante onorificenza anche il lametino Francesco Mazza. Questa la motivazione: «Francesco Mazza: 14/6/2008, residente a Lamezia Terme (CZ) - Per l'impegno di sportivo, di istruttore e di volontario, con il quale è riuscito a trasmettere ai più piccoli i valori migliori appresi praticando il judo».
A 16 anni salvò in mare due coniugi, giovane reggino Alfiere della Repubblica: «Non sono un eroe»«È stata davvero una grande emozione. Ancora devo realizzare di avere incontrato il presidente della Repubblica. Stamattina ero molto teso. Lo eravamo tutti al pensiero di incontrarlo. Prima della cerimonia - racconta Francesco De Marco - ho scambiato qualche parola con gli altri ragazzi, anche con l'altro calabrese Francesco Mazza. Poi il Presidente, con la sua gentilezza e la sua solarità, ci ha messo a nostro agio. Era contento di essere tra i giovani e ci ha trasmesso la tranquillità di cui avevamo bisogno». Continua a leggere su IlReggino