Riace e Gaza diventano “gemelle”, Lucano: «Un legame tra comunità che condividono la fatica di restare umane»
A firmare il patto una donna palestinese. Sopravvissuta al massacro, è diventata mamma mentre perdeva la sua famiglia. Il sindaco: «Una testimonianza vivente della brutalità della guerra e della forza inarrestabile della vita»
Un patto di solidarietà e memoria. Sarà ratificato ufficialmente martedì prossimo il gemellaggio attraverso una cerimonia dal profondo valore simbolico e umano il gemellaggio tra Riace e Gaza. A sottoscrivere il patto sarà il sindaco di Riace Mimmo Lucano, mentre per Gaza, impossibilitata a partecipare ufficialmente a causa della situazione umanitaria e politica drammatica in corso, firmerà una cittadina palestinese, che ha perso tutta la sua famiglia durante una delle tante aggressioni israeliane.
Il figlio maggiore è stato ucciso insieme ad altri familiari, il marito è rimasto gravemente ferito. Quel giorno, mentre la morte devastava la sua casa, lei dava alla luce una bambina, nata nello stesso momento in cui il fratello veniva ucciso. Oggi è in Italia per curare proprio la sua piccola, sopravvissuta come lei al massacro.
«La sua storia incarna il dolore, la resistenza e il coraggio del popolo palestinese - ha espresso il primo cittadino riacese - La sua presenza a Riace, luogo simbolo di accoglienza e resistenza civile, è un atto che va oltre la rappresentanza formale: è un gesto potente di memoria e dignità, una testimonianza vivente della brutalità della guerra e della forza inarrestabile della vita».
Per Lucano «il gemellaggio tra Riace e Gaza nasce come un legame tra comunità che condividono, seppur in forme diverse, la fatica e la bellezza di restare umani. È un grido che attraversa i confini e le macerie, un messaggio di pace che si oppone al silenzio e all’indifferenza. Con questa firma Riace rinnova il suo impegno: essere terra di solidarietà attiva, di fraternità concreta, di speranza possibile».