Gioia Tauro commemora don Francesco Laruffa, al sacerdote intitolato il largo antistante il Duomo: «Ha amato la città»
Per oltre 50 anni ha guidato la parrocchia di "Sant'Ippolito Martire" diventando un punto di riferimento per la comunità. Il sindaco Scarcella: «Insegnamenti indimenticabili»
L’amatissimo e compianto monsignor Francesco Laruffa, per oltre 50 anni parroco del Duomo di Gioia Tauro, è stato commemorato dall’amministrazione comunale, i fedeli e tutta la comunità. A sua memoria, questa domenica, dopo la messa delle 10:30, è stato intitolato il largo antistante la chiesa di Sant'Ippolito martire.
«Ogni cosa che c'è in questa chiesa parla di Don Francesco – ha affermato con commozione il sindaco Simona Scarcella, che per tanti anni ha frequentato la parrocchia e ha vissuto momenti speciali con il sacerdote -. Non è stato solo un parroco, ma soprattutto un grande educatore. Una persona che ha amato Gioia Tauro. Il suo sogno era di trasformarla in una città di cultura. Ha lasciato insegnamenti indimenticabili. È stato un uomo moderno, sapeva guardare al futuro».
Don Francesco amava molto la musica. Emozionante è stato il momento, al fine della celebrazione eucaristica, in cui il coro da lui voluto, “Coro cantare giovane”, lo ha omaggiato intonando un brano.
Don Antonio Scordo, l’attuale sacerdote del Duomo, ha ringraziato l'amministrazione comunale per l'iniziativa e ha sottolineato che «Don Francesco è stato un faro per la città. L'impegno che dobbiamo prendere è di portare avanti tutto ciò che ci ha lasciato, l'eredità spirituale, culturale e sociale, e di trasmetterla alle nuove generazioni, perché se non poggiamo i piedi sulla storia, sul passato, camminiamo sulle nuvole».
Chi era Monsignor Francesco Laruffa
Nacque a Palmi il 1° gennaio 1926. Nel 1963 fece il suo ingresso a Gioia Tauro nella parrocchia di Sant'Ippolito martire e la diresse fino al 2014. Molto apprezzato anche per il suo spessore culturale, ha guidato la parrocchia per tutti gli anni con amore e dedizione, diventando un punto di riferimento per la collettività. Nel corso del tempo sono state molte le iniziative da lui intraprese. Nel 2000 gli fu conferita la cittadinanza onoraria. È stato un sacerdote molto vigile alla liturgia e osservante della parola di Dio. I cittadini gioiesi gli sono molto legati. Dichiarò che il suo rapporto con la città era stato un lungo tempo di amore, speranza, fiducia. Durante il suo sacerdozio dei ragazzi di Gioia Tauro sono diventati sacerdoti, come Don Antonio Scordo attuale parroco della parrocchia, e don Silvio Nocera. Nel 1996 fu lui a volere il premio "Sant'Ippolito martire". È stato pubblicato un libro "Don Francesco Laruffa" dedicatogli da Mimmo Petullà. Anche la biblioteca scolastica dell'istituto comprensivo Pentimalli è intitolata a Don Francesco Laruffa. Nel 2020, alla sua scomparsa, l’amministrazione comunale gli manifestò riconoscenza, per l'opera instancabile svolta al servizio dei fedeli e della comunità gioiese, e proclamò, per il 27 marzo 2020, giorno in cui furono celebrate le esequie, il lutto cittadino a manifestazione simbolica del saluto e dell'affetto di Gioia Tauro al suo amato parroco.