Il Bambino di Pietro sul corso di Cosenza: quando l’arte di strada parla al cuore di una città
Con un disegno su Corso Mazzini, il giovane writer campano lancia un messaggio essenziale: vita, umanità e rispetto della Terra sono inseparabili. Un gesto semplice, capace di accendere riflessione e speranza nei giorni di Natale
Pietro, in un angolo di strada, attendeva il suo ritaglio di paradiso. Attraverso una tazza di caffè e un gesso colorato da consumare.
La storia di Pietro è semplice. È la storia di un giovane artista campano che, tramite l’arte, ricerca il senso della solidarietà. Crea, immagina, disegna e colora per strada, noncurante del tempo o dei giorni in rosso sul calendario. Lui crea, crea sempre.
Il giorno della Vigilia di Natale, nel centro di Cosenza, su Corso Mazzini, ha raffigurato un bambino che unisce Fede, Terra e Umanità: tre punti cardinali di un’unica stella, la vita. Il disegno mostra un messaggio chiaro: «solo la vita può generare altra vita». Un messaggio tanto chiaro quanto essenziale.
Un bambino appena uscito dal grembo materno, circondato da stelle, pianeti e da una luce rara che lega la meraviglia della nascita all’abbraccio di Madre Terra.
Una Madre Terra in pericolo, a causa della follia di un’umanità sempre più spenta, egoista e rassegnata alla mediocrità. Una Madre Terra ferita, in attesa di essere curata e protetta, nel rispetto del benessere di chi verrà, delle nuove generazioni.
Pietro, con il suo Bambino, ha mostrato delicatezza, sensibilità e profondo altruismo: doti fondamentali per un artista.
La solidarietà mediante l’arte, in particolare quella di strada, dovrebbe aprire i cuori verso un futuro fatto di studio, ricerca e responsabilità, al fine di abbattere le barriere della mediocrità che limitano l’odierna società. Perché «solo dalla vita può nascere altra vita».