Il grande cuore del brigadiere Nereo porta in Kosovo la vicinanza del popolo calabrese
In missione di pace nella regione dell’ex Albania dallo scorso aprile ha organizzato l’iniziativa insieme all’Avis, al gruppo “Giovani Controcorrente” di Petilia Policastro e all’associazione “Il Ritrovo del Re” di Castelsilano ha mobilitato la generosità di un intero territorio
È arrivato domenica mattina, alle 8:50, nel porto di Durazzo, in Albania, il camion dei Carabinieri partito da Petilia Policastro, nel crotonese, con un carico molto speciale: le offerte destinate alle famiglie indigenti del Kosovo. Un viaggio lungo 36 ore, un viaggio di speranza.
L’iniziativa, dal titolo “UNITI per il Kosovo”, è nata da un’idea del brigadiere Tommaso Nereo da più di 20 anni operativo nella Compagnia dei Carabinieri di Petilia Policastro, che insieme all’Avis, al gruppo “Giovani Controcorrente” di Petilia e all’associazione “Il Ritrovo del Re” di Castelsilano, ha mobilitato la generosità di un intero territorio. In poche settimane sono stati raccolti 12 bancali di alimenti, frutto di una solidarietà concreta e silenziosa che ora attraversa confini e frontiere per arrivare fino a Pristina.
Il brigadiere Nereo, già conosciuto per la sua umanità e il suo impegno, è in missione di pace in Kosovo da aprile, come parte del contingente MSU Carabinieri di Pristina. A Petilia Policastro ha lasciato un segno profondo: ha ricevuto la cittadinanza onoraria e una medaglia al merito della Croce Rossa Italiana per aver salvato la vita a un anziano colto da malore nella frazione di Pagliarelle. Oggi il suo gesto, condiviso con tanti cittadini e associazioni, è un messaggio potente: la solidarietà non conosce distanze.