Il rettore dell’Unical coordinatore della Commissione Ict: guiderà il gruppo che si occupa di strategie digitali per le università
La nomina del presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui). Gianluigi Greco: «Necessario progettare un'università che non rimanga chiusa nelle sue tradizionali modalità operative. Per farlo bisogna conoscere profondamente i nuovi linguaggi e saperli utilizzarli»
Il rettore dell'Università della Calabria Gianluigi Greco è stato indicato da Laura Ramaciotti, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), come coordinatore della Commissione ICT, un incarico prestigioso e dalla forte rilevanza strategica per lo sviluppo dell’intero sistema universitario. Costituita dai prorettori e delegati rettorali di tutti gli atenei italiani che si occupano di innovazione dei processi e trasformazione digitale, la Commissione elabora modelli condivisi per l’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuisce allo sviluppo e all’adozione di soluzioni software e hardware, e favorisce accordi con aziende leader per offrire servizi innovativi alla comunità universitaria italiana.
La scelta di affidare a Greco questa delega riconosce le sue competenze in tecnologia, intelligenza artificiale e digitalizzazione, centrali nella sua visione dell'università. Greco attualmente è anche presidente dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale, un ruolo nel quale ha potuto promuovere il suo impegno nell'innovazione etica dell'AI, sia sul piano teorico sia su quello applicativo.
La Commissione ICT dovrà affrontare sfide complesse: «In un momento in cui il mondo accademico italiano guarda con crescente attenzione all'AI e alle tecnologie digitali – ha dichiarato Gianluigi Greco – dobbiamo diffondere buone pratiche, non solo per abilitare nuove modalità di didattica e ricerca, ma per sostenere l'intera organizzazione universitaria, anche sotto il profilo amministrativo».
«Oggi è necessario progettare un'università che non rimanga chiusa nelle sue tradizionali modalità operative, – chiosa il rettore dell’Unical – ma che sia disposta a misurarsi con le sfide della rivoluzione digitale. Per farlo bisogna conoscere profondamente i nuovi linguaggi, e saperli utilizzarli per plasmare alleanze concrete tra ricerca, impresa e istituzioni, condividendo una visione strategica a lungo termine»