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27/09/2025 ore 21.02
Attualità

Il ritorno a scuola con i colori dell’Arbëria, a Vena di Maida i bimbi indossano l’abito tradizionale

L’iniziativa, promossa dall'associazione "Shpresa jonë - Speranza nostra" e dall'Istituto comprensivo in collaborazione con la Pro Loco venota, si è caratterizzata anche per la consegna ai piccoli studenti di un album da colorare con disegni e scritte in arbëreshë 

di Francesco Graziano

Basterebbe già il loro sorriso per scriverci sopra un romanzo. Per immaginare la vita che li aspetta sulla soglia del futuro. Ad attenderli c’è un mondo da sistemare, sgangherato eppure ancora pieno di sorprese. Ma a guardarli bene, in questo momento, i bambini di Vena di Maida non custodiscono soltanto la promessa di un avvenire tutto da scoprire, possibilmente migliore. Oggi, con il loro entusiasmo, portano addosso il peso di una storia antica, l’eredità di un’esperienza che non merita di essere dissipata: quella dell’Arbëria

Su iniziativa dell'associazione "Shpresa jonë - Speranza nostra" guidata dal presidente Domenico Casalinuovo e dell'Istituto Comprensivo di Maida, in collaborazione con la Pro Loco venota, gli studenti della scuola dell’infanzia del piccolo borgo di origine albanese situato in provincia di Catanzaro hanno indossato con orgoglio l'abito tradizionale arbëreshë in occasione dell’avvio dell’anno scolastico immortalando il momento con una foto ricordo. Ai bimbi è stato inoltre consegnato un album con disegni da colorare e scritte nella parlata arbëreshë. 

Un evento pensato per mantenere vive le tradizioni culturali ereditate dall'Albania e che ha consentito ai più piccoli di toccare con mano la ricchezza della propria identità culturale e di essere coinvolti in un progetto che mira a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale celebrando al contempo la diversità che la contraddistingue. Un'iniziativa preziosa per non disperdere il ricco lascito culturale dei borghi arbëreshë che, con la loro specificità, rappresentano un tassello importante del mosaico culturale italiano.

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La conoscenza della propria storia e delle tradizioni culturali, come quelle prese in consegna dalla Terra delle Aquile, esprime un elemento fondamentale nella formazione dei bambini: è attraverso la comprensione delle proprie radici che prende forma la costruzione di un senso di appartenenza alla propria comunità. Un processo che aiuta a definire il proprio posto nel mondo e a comprendere il legame profondo con le generazioni precedenti.

Il patrimonio linguistico, artistico e storico arbëreshë risulta infatti essere l’esito, la conseguenza diretta, di una storia complessa e di migrazioni che hanno portato gruppi di albanesi a stabilirsi in Italia secoli fa. Preservare questo patrimonio significa non solo mantenere vive le usanze e le espressioni artistiche del passato, ma anche trasmettere ai più giovani uno spirito di orgoglio e di rispetto per le proprie origini. 

Iniziative come quella svoltasi a Vena di Maida incarnano momenti preziosi di condivisione e celebrazione. Una serie di attività che permettono di salvaguardare le tradizioni, dando vita al contempo ad occasioni di valore per la trasmissione intergenerazionale della cultura. Sono spazi dove il passato e il futuro si incontrano, in equilibrio, sul filo della contemporaneità.