La devozione a Sant’Anna e il ritmo del canto del Sud di Peppe Sapone animano il borgo di Palizzi
Incastonata tra i monti Grappida e Caruso, in onore della festeggiamenti della sua patrona, si mostra vitale e accogliente la frazione superiore del paese sospeso tra l’Aspromonte e il mar Ionio nel reggino. Nonostante lo spopolamento
Vicoli e scalinate, da ogni parte del paese portano al Castello del 1600 che domina il borgo medievale, non ancora inaccessibile, in parte riqualificato e presto aperto al pubblico.
Scorci illuminati dai lampioni gialli, come cartoline di un mondo non del tutto perduto, i catoi in fermento, segni di un'arte antica.
Porte divenute tele affrescate e mura in pietra, adornate da foglie quasi monumentali in mezzo alle quali crescono le zucche. Il sentiero dell'inglese Edward Lear e la casa natia dell'anarchico, filosofo e poeta Bruno Misefari.
A Palizzi la notte di catoi e palmenti per rievocare la storia della lavorazione del vinoPalpita la storia nella frazione superiore, incastonata tra i monti Grappida e Caruso, del paese di Palizzi, sospeso tra l’Aspromonte e il mar Ionio, nel reggino.A 300 metri sul livello del mare, costeggiando un mastodontico costone che incornicia il borgo, che ispirò anche il tratto geniale dell’incisore Maurits Cornelis Escher, si raggiunge la piazza antistante il centro culturale San Sebastiano. Accanto alla chiesa che accoglie la statua di Sant'Anna, patrona di Palizzi, e della Madonna del Carmelo, alla quale il paese è devota, allestito il palco per la consueta festa di Sant'Anna che, anche in occasione di questo 26 luglio, ha attirato nel borgo affezionati e turisti.
Una vitalità che merita attenzione e occasioni di continuità piuttosto che l'abbandono a uno spopolamento che è frutto di scelte e priorità da rivedere.
Il canto del Sud di Peppe Sapone ha fatto ballare la piazza a suon di tarantelle e l'ha fatta emozionare con brani d'amore come lo struggente Mokarta. Suoni e richiami ancestrali in cui riconoscersi e un pensiero all'amore e alla pace mai abbastanza condivisi.
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