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27/07/2025 ore 09.35
Attualità

Locri, genitore denuncia: «Mia figlia discriminata dai docenti a scuola, oggi è seguita da una psicologa». E scrive a Valditara

La missiva inviata al ministro indirizzata anche al garante regionale dei minori: «Dai prof comportamenti non imparziali, clima di tensione costante»

di Ilario Balì

Ha deciso di scrivere direttamente al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per segnalare presunti comportamenti discriminatori da parte di due docenti nei confronti di alcuni studenti e della figlia, studentessa di un liceo di Locri. A prendere carta e penna è stato un rappresentante dei genitori che attraverso la missiva ha inteso «evidenziare e stigmatizzare tali atteggiamenti per le opportune valutazioni e applicare eventuali sanzioni».

Ad avviso del papà una docente avrebbe «Mantenuto per tutta la durata dell'anno scolastico comportamenti che ritengo siano discriminanti, non imparziali e a tratti al limite della legalità educativa». In particolare «La docente ha mostrato un atteggiamento chiaramente diverso nei confronti degli studenti rispetto ai suoi alunni provenienti dal biennio, con affermazioni tipo "I miei alunni" e lamentando delle incapacità rivolte all'altra parte della classe facendoli sentire inferiori, meno capaci, con un senso di frustrazione, insicurezza e perdita di motivazione. Questa continua comparazione – annota il genitore - ha avuto, appunto, un effetto demotivante e ha creato un clima di tensione costante. Infatti mia figlia a causa di tutto ciò è seguita da una psicologa».

Secondo il genitore «Durante l'anno scolastico la medesima docente ha effettuato distinzioni evidenti tra i "suoi alunni" e quelli proventi da altra II^ classe, favorendo apertamente i primi sia in termini di atteggiamento che di valutazione. Quando venivano richieste spiegazioni o chiarimenti su argomenti non compresi, la docente si rifiutava sistematicamente di rispiegare, ostacolando il diritto all'apprendimento».

Una seconda prof avrebbe invece rivolto alla figlia espressioni del tipo «”Ho deciso di bocciarti e lo farò” dimenticando, forse, che aveva aiutato palesemente una sua alunna assegnando un buon voto anche dopo aver scoperto che la stessa era stata facilitata dall'utilizzo dell'auricolare del suo telefono per ricevere dei suggerimenti. Tutti questi comportamenti hanno generato un ambiente scolastico poco sereno, in cui gli alunni non si sono sentiti liberi di esprimere dubbi o opinioni, cosa che avveniva con le altre insegnanti e dove il principio di uguaglianza e rispetto reciproco dovrebbe essere alla base della funzione educativa e, invece, è stato spesso disatteso».

La missiva è giunta per conoscenza anche sul tavolo del garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale, il quale ha chiesto alla dirigente scolastica «di fornire chiarimenti in merito a quanto segnalato, sui comportamenti denunciati e ad eventuali azioni intraprese dalla scuola, il cui scopo ultimo deve essere quello dell’adozione di misure volte a garantire un ambiente rispettoso e inclusivo».