Manca la corrente alla tendopoli: «Stanno morendo di freddo». Il sindaco: «Impianto manomesso dai migranti, ma sarà riparato»
A lanciare l'allarme Bartolo Mercuri (Papà Africa). Il primo cittadino Luca Gaetano, spiega che il guasto è stato provocato da allacci abusivi, ma che la Regione ha messo a disposizione dei fondi urgenti «ma Stato non è un bancomat»
«Da parecchio tempo manca la corrente a mezza tendopoli». A lanciare l’allarme, Bartolo Mercuri (Papà Africa), l’uomo che da anni si prodiga ad aiutare i braccianti agricoli migranti che vivono nell’insediamento in provincia di Reggio Calabria, in condizioni abitative precarie. Negli anni, nonostante sgomberi, tentativi di riqualificazione e miglioramento, la situazione igienico-sanitaria rimane critica, con la presenza di tende, baracche e diverse strutture abusive che continuano a crescere. Si tratta di un'emergenza sociale ormai cronica. «I ragazzi stanno morendo dal freddo – afferma ai nostri microfoni Bartolo Mercuri-. Per quello che posso, li sto aiutando, come pure tante altre persone. È una lotta continua. Devono dare la dignità a questi ragazzi. Bisogna prendere seri provvedimenti. Chi ha la responsabilità, agisca».
Pranzi, coperte e abiti ai migranti della tendopoli: «Per loro non c'è Natale, non hanno neanche gli occhi per piangere»Per avere chiarimenti sulla situazione che dura da diverse settimane, abbiamo contattato il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, che si è dimostrato subito disponibile.
«Siamo consapevoli che alla tendopoli c'è un blackout, la criticità è dovuta alla manomissione dell'impianto elettrico da parte degli ospiti – ha spiegato il sindaco -. Questo è stato messo in evidenza anche alle forze di polizia e al prefetto. L’impianto è stato realizzato nuovo l'anno scorso con un intervento da 250 mila euro, con fondi del Ministero dell'Interno. Un impianto sicuro e a prova di manomissione. Nonostante ciò, gli ospiti del campo sono riusciti ad alterarlo, per fare allacci abusivi e per portare la luce alle baracche nuove. Il guasto, quindi, è stato dovuto a un utilizzo inappropriato, ad allacci non regolari, a sovraccarichi all'interno delle singole tende. Tutto ciò ha portato a un surriscaldamento di un quadro elettrico che si è sciolto. Il Comune non è tenuto a rispondere, perché il danneggiamento l'hanno fatto loro».
Nonostante ciò, Il primo cittadino annuncia che si è trovata la soluzione e l’intervento è imminente: «Consapevoli delle condizioni di disagio abitativo, consapevoli dei diritti umani, consapevoli che non si possono lasciare queste persone al freddo e al gelo, giorni fa, è intervenuto il prefetto di Reggio Calabria insieme al governatore Occhiuto, e con il Comune di San Ferdinando e la protezione civile, hanno stanziato 140 mila euro in 24 ore. Grazie a un decreto di urgenza della Regione, è stata messa a disposizione questa somma per riparare l'impianto elettrico, rimediare alle situazioni di criticità, come la presenza eccessiva di rifiuti, e realizzare altre manutenzioni. Ieri è stato fatto il primo sopralluogo e nei prossimi giorni sarà aperto il cantiere per sistemare tutto. Bisogna pazientare ancora qualche giorno e l'impianto sarà riparato».
Dopodiché, l’amministratore locale afferma che «sarà tolta la spazzatura per l'ennesima volta, l'ultima volta l'abbiamo fatto il 23 ottobre ed è già è pieno di nuovo. Ci sono circa 50 tonnellate. Noi ci facciamo carico, siamo consapevoli del disagio, siamo attenti a corrispondere ai bisogni della persona umana, però c'è anche un limite, perché lo Stato non è un bancomat che copre i costi di chi non paga le tasse e di chi vuole distruggere tutto.
La soluzione definitiva arriverà quando ci sarà il nuovo campo grazie al decreto periferia, e sarà un insediamento vigilato e controllato».