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06/08/2025 ore 21.06
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Ponte sullo Stretto, Salvini vola a Messina: «Entro il 2033 un treno unirà Berlino con Calabria e Sicilia»

Subito dopo l’ok del Cipess il ministro è andato in Sicilia per un’iniziativa della Lega. Ad accoglierlo anche una protesta dei contrari all’opera. Lui: «Abbiamo fatto in due anni e mezzo quello che i gli italiani attendevano da secoli»

di Redazione Attualità

Matteo Salvini è volato a Messina per un’iniziativa della Lega Sicilia subito dopo la riunione del Cipess che ha sancito il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Domani sarà in Calabria. Ad accoglierlo anche una protesta dei No Ponte che ha dato vita ad attimi di tensione durante la conferenza stampa a Torre Faro. Una trentina di persone sulla spiaggia e fuori da Lido Grecale ha contestato l'opera e il ministro esponendo anche degli striscioni.

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«Saranno migliaia i lavoratori siciliani e calabresi impiegati nell'opera, 120mila unità di lavoro stimate durante i cantieri, centinaia di imprese di tutta Italia coinvolte e ovviamente Sicilia e Calabria faranno la parte del leone, anzi ho chiesto alle aziende di fare scuole di formazione sul territorio per dare spazio, modo e speranza ai giovani del territorio di lavorare e penso a quanti ingegneri, architetti, geometri, artigiani potranno finalmente rimanere nella loro terra e creare ricchezza», ha detto il ministro.

«Quella di oggi - ha proseguito - è una giornata bellissima non capisco come si possa dire di no a un'opera che non ha eguali al mondo che crea lavoro, attrarrà turismo, ridurrà fino a due ore e mezza la percorrenza in treno e fino a un ora e mezza la percorrenza in macchina, costerà di meno, inquinerà di meno rispetto ai traghetti di oggi e porterà in dote sia a Messina che Reggio centri culturali, marine, ci sarà la metropolitana dello Stretto».

«Noi – ha poi continuato il vicepremier – abbiamo fatto in due anni e mezzo quello che i gli italiani attendevano da secoli e abbiamo rispettato ovviamente tutte le norme e ci abbiamo messo anche più tempo del previsto per tutte le valutazioni ambientali. Spero che tutti remino nella stessa direzione».

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«Ripeto - ha aggiunto - il Ponte sullo Stretto è un'opera che tutti giornali da Washington a Pechino, dal Giappone a Londra stanno seguendo e su cui stanno chiedendo informazioni e quindi sono contento di essere parte di questa rivoluzione».

E sul rischio di infiltrazioni mafiose: «Avremo gli occhi e le orecchie aperte per evitare che un solo euro finisca nelle tasche sbagliate. È chiaro che la più grande opera pubblica dell'Occidente può attirare malintenzionati, ma ci sono già oggi cantieri per 20 miliardi aperti sia in Sicilia e in Calabria, noi vigiliamo e chiediamo l'appoggio di tutti».

«Il problema – ha detto ancora – non sarà nella costruzione del ponte e dei piloni, ma ci sono anche i subappalti, le mense, il movimento terra, i servizi, i trasporti e quindi conto che le procure ci diano una mano. Il ministero dell'Interno sta adottando tutti i provvedimenti necessari adottati per l'Expo, le Olimpiadi e gli ospedali, faremo il possibile e l'impossibile perché i delinquenti stiano lontani dal Ponte».

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E ancora: «Gli ingegneri mi dicono che gli anni di lavoro previsti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto dovrebbero essere sette e quindi vuol dire che fra il 2032 e il 2033 un treno unirà con l'alta velocità unirà Berlino, il Nord, la Sicilia, la Calabria. Penso che sia ambientalmente ed economicamente una vittoria di tutti. Ovviamente l'obiettivo ponte da solo non risolve i problemi dei siciliani e calabresi ma insieme ai treni e alle autostrade sul fronte siciliano e sul fronte calabrese darà finalmente giustizia».

«Non nego – ha dichiarato Salvini – che storicamente hanno tentato di iniziare il ponte da Carlo Magno a Federico II, ai tanti politici dell'Ottocento, ma anche il mio amico Silvio Berlusconi. Essere arrivati a un passo dove nessuno era arrivato nella storia della Repubblica mi rende orgoglioso. È frutto di un lavoro di squadra e non di un singolo. Non è finito il percorso, ovviamente. È un passo importante, però adesso bisogna lavorare perché diventi operativo».