Melissa, la minoranza in Comune attacca: «Cancellata la borsa di studio che ricordava l’eccidio di Fragalà»
Il gruppo di opposizione denuncia il disinteresse dell’amministrazione Mauro a portare avanti il l’iniziativa nata nel 2022 per rendere omaggio ai tragici eventi del 1949
Continua a battere colpo su colpo “Melissa Bene Comune” nei confronti dell’amministrazione Mauro, considerata dal gruppo di minoranza poco attenta alle questioni che riguardano collettività e visione.
In occasione dell’anniversario che ricorda i tragici eventi del 1949, quando – affermano – «Melissa divenne simbolo di dignità, coraggio e riscatto per tutto il Mezzogiorno», la minoranza ricorda e rivendica gli anni in cui l’amministrazione Falbo ha dato vita alla borsa di studio “A Melissa quel giorno”.
«Un’iniziativa semplice ma potente, definita più volte l’arma culturale più forte per favorire la conoscenza, capace di far entrare nelle case e nelle scuole del circondario la storia di un evento che ha cambiato il volto del Meridione – ricorda Raffaele Falbo – dove negli anni, numerose scuole del territorio hanno partecipato alle celebrazioni, portando studenti e docenti a rendere omaggio ai caduti di Melissa».
Da qui la denuncia per non aver portato avanti questo progetto e l’accusa di aver creato un vuoto culturale e identitario che interessa Melissa, quello che rappresenta, e l’intero comprensorio.
Ricordiamo che la borsa di studio, istituita nel 2022 per un importo di euro 1.500 l’anno, ha visto la collaborazione dell’ente, della Uila Calabria e della Bcc. Interrotta poi con l’arrivo dei commissari. Ed è proprio su questo punto che la minoranza sottolinea quanto «la mancanza di continuità amministrativa rischia di disperdere un lavoro importante, costruito negli anni con passione e dedizione».
Infine l’appello, «sentito e sincero», come tengono a sottolineare, alla nuova amministrazione di riprendere il progetto che definiscono come «il cammino della memoria e della cultura da dove passa l’identità del popolo melissese». Falbo e i suoi sostengono che «rilanciare la Borsa di Studio significa non solo rendere omaggio al passato, ma anche dare nuova linfa alla cultura, riaffermando che la conoscenza è la vera eredità che ogni generazione può lasciare alla successiva».
La speranza, a questo punto non più solo della minoranza, è che la nuova amministrazione raccolga questa nota positiva di cultura e memoria e lo porti avanti con la stessa passione e lo stesso rispetto. Anche perché non si vedono tutti i giorni progetti del genere promossi dalle amministrazioni comunali e Melissa, soprattutto da questo punto di vista, ha saputo dare esempi concreti negli ultimi decenni.