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12/04/2025 ore 18.47
Attualità

«Nel carcere di Palmi ripetute proteste e aggressioni negli ultimi giorni»: l’allarme del sindacato Osapp

Il segretario provinciale di Reggio Calabria Marco D’Agostino denuncia gli episodi avvenuti nella sezione per soggetti con problemi psichiatrici che non sarebbe adeguatamente attrezzata 

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«Ripetute proteste, tentativi di aggressione ed aggressioni al personale della Casa circondariale di Palmi. Svariati gli eventi critici nell'ultima settimana avvenuti nella sezione adibita ma non attrezzata a contenere soggetti con problematiche psichiatriche. Infatti questa sezione nata per ospitare i detenuti lavoranti è di fatto ormai utilizzata come isolamento per scontare sanzioni disciplinari o per soggetti in osservazione psichiatrica senza però aver adeguato la struttura in tal senso. Spesso all'interno dello stesso reparto vengono ubicati ristretti appartenenti a diversi circuiti detentivi». Lo rende noto Marco D'Agostino, segretario provinciale di Reggio Calabria del sindacato Osapp.

«Nella serata di ieri 11 aprile - prosegue - un detenuto di origine straniera, con problemi psichiatrici, appartenente al circuito Media Sicurezza, per futili motivi sanitari pretendeva di esser accompagnato in ospedale. Non essendoci il seguito sperato, ha prima spaccato ogni suppellettile presente all'interno della propria camera di pernottamento, lanciando ogni pezzo contro chiunque in divisa si trovasse nelle vicinanze. Poi ha appiccato un incendio prontamente controllato dagli agenti presenti. Infine, dopo ore di tentativi vani per riportarlo alla calma, non riuscendo più ad incendiare o spaccare altro ha iniziato il lancio della bomboletta del gas sperando nello scoppio. In questo tentativo ha colpito un agente che ha riportato una ferita alla testa. L'agente, dopo le prime cure nell'infermiera dell'istituto, è stato portato in ospedale dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura e diagnosticati 8 giorni di prognosi».

«Il carcere, lungi dall'essere strumento di recupero e risocializzazione nell'alveo dell'art. 27 della Costituzione - afferma Pasquale Montesano segretario generale aggiunto Osapp - è ormai luogo di morte e di sofferenze atroci, per detenuti e lavoratori, in primis quelli del Corpo di Polizia penitenziaria che vedono svilito e mortificato il proprio diuturno sacrificio. Anche a Palmi la situazione complessiva risente del grave sovraffollamento generale e della straordinaria penuria di agenti della Polizia penitenziaria. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il governo Meloni hanno il dovere di fermare la carneficina in atto, così come hanno l'obbligo di legge, politico e morale di garantire condizioni di lavoro accettabili e dignitose alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, che sono ormai stremati nelle forze e mortificati nel morale».