Niente cellulari e bonifica degli ambienti: così il Vaticano punta a proteggere i segreti del Conclave
Per l’elezione del nuovo Papa i cardinali elettori sono tenuti al massimo riserbo. Non potranno uscire dalla Cappella Sistina se non per raggiungere Casa Santa Marta, scortati dalla Gendarmeria. Intanto si cercano eventuali microspie nelle stanze
La riservatezza in Vaticano è, da sempre, un 'must' più di quello made in Cartier a Parigi, quindi non ci potremmo meravigliare delle imponenti forme di segretezza, messe in campo per il Conclave prossimo venturo, che avrà inizio mercoledì 7 maggio.
Dietro le quinte del Conclave: ecco i cardinali “outsider” di cui si parla poco. E se venisse da loro la sorpresa?Per prima cosa, saranno banditi - con tanto di sequestro preventivo - i cellulari dei cardinali elettori, ai quali sarà fatto assoluto divieto la seppur minima uscita dalla Cappella Sistina (luogo delle votazioni e delle discussioni ad esse connesse), se non per dirigersi, scortati dalla Gendarmeria Vaticana al luogo di riposo, ovvero la Domus Sancta Martae.
Colà verranno serviti pasti frugali e a tutti sarà imposto il silenzio con il mondo di fuori, pena la scomunica.
Chiaramente, non si potrà evitare l'ermetica chiusura circa l'infiltrazione dei desiderata di alcuni potenti odierni, parimenti alle ingerenze dei due imperatori cattolici dell'800, ovvero Napoleone III° per la Francia e l'austriaco Francesco Giuseppe.
Sul punto, difatti, anche con il supporto dei mitici 'Servizi' Vaticani -ovvero sia il Sodalitioum Planum- già da lunedì 5 maggio, verranno intensificate le misure per bonifica di ogni ambiente interessato.