Ponte sullo Stretto, Bonelli: «Progetto vecchio di 28 anni, Meloni lo ritiri e si proceda con uno nuovo»
Il portavoce di Europa Verde e Avs: «Abbiamo inoltrato una diffida. Il vecchio piano non considera le ultime analisi sismiche e per questo il pilone di Cannitello insiste su una faglia attiva certa»
«Giorgia Meloni prende – informalmente ma sostanzialmente – il controllo della gestione procedurale e politica del Ponte sullo Stretto di Messina dopo i disastri firmati Salvini. A Meloni, anche nella sua qualità di presidente del Cipess, abbiamo inoltrato una diffida affinché quella delibera sia ritirata e si proceda ad un nuovo progetto con una nuova gara europea. Nel 2005 Berlusconi aveva previsto una gara per il ponte, e poi assegnata, con il 60% dei fondi messi dai privati. Salvini, vent'anni dopo, con un decreto ha riassegnato l'appalto alla stessa società che aveva vinto la gara nel 2006, ma con un cambio clamoroso: oggi l'opera è finanziata al 100% con soldi pubblici. Inoltre si è superata la soglia del +50% del valore dell'opera: da 3,9 miliardi a 14,5 miliardi di euro. Tutto questo è in violazione della direttiva sulla concorrenza, come segnalato anche dalla Corte dei Conti». Lo scrive in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra.
Ponte sullo Stretto, Bonelli: «Ciucci è l’oste a cui chiedi se il vino è buono»Secondo Bonelli, poi, «c'è un dato enorme che nessuno vuole guardare: questo progetto è vecchio di 28 anni, come riportato nella stessa risposta della società Stretto di Messina alla Corte dei Conti. Quel progetto non considera le nuove analisi sismiche e per questo il pilone di Cannitello insiste su una faglia attiva certa. Il progetto va ritirato. E questo passo lo deve compiere la presidente Meloni», conclude.