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26/11/2025 ore 10.28
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Ponte sullo Stretto, Ciucci in audizione: «Stop della Corte dei conti superabile con la registrazione con riserva dei documenti»

Una soluzione che potrebbe però portare a «criticità per lo sviluppo successivo del progetto», ha spiegato l’ad della Stretto di Messina ascoltato nella Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità

di Redazione Attualità

La bocciatura della Corte dei Conti potrebbe essere superata con «una richiesta motivata di registrazione per superiori interessi riguardanti il Paese, al che la Corte in questo caso dovrebbe per prima cosa verificare se i motivi del rifiuto, che ancora non conosciamo, sono nel frattempo stati superati magari da un'integrazione in documentazione e in quel caso, se superati, a rilasciare un avvisto ordinario per la registrazione» ovvero qualora la Corte «ritenga che queste motivazioni non siano superate scatterebbe una registrazione con riserva di cui è previsto che venga data notizia con cadenza quindicinale al Parlamento di tutti i documenti, provvedimenti registrati con riserva». Lo ha detto l'amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità.

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La registrazione con riserva, ha spiegato Ciucci, darebbe «un'immediata efficacia ai provvedimenti a cui si riferisce, tuttavia può presentare o presenterebbe delle potenziali criticità per lo sviluppo successivo di un progetto destinato ad avere un periodo di realizzazione lungo. Ovviamente - ha osservato - il tutto dipende dalle motivazioni che sono la base di quest'eventuale ricusazione e che verrebbero superate con un'eventuale registrazione con riserva. In alternativa a questo, ci potrebbe essere la decisione di un riavvio dei due procedimenti che verrebbero integrati, modificati, per rispondere e conformarsi ai commenti e alle motivazioni della Corte». 

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In relazione all’oggetto dell’Audizione (contrasto agli svantaggi dell’insularità), Ciucci ha ricordato che: «Nel 2033, con il completamento dell’Opera, si aprono scenari del tutto nuovi che renderanno superato il concetto di insularità per una regione con 5 milioni di abitanti che, come valutato da uno studio condotto dalla Regione Siciliana, ha un costo annuale di circa 6,5 miliardi di euro pari al 7,4 per cento del PIL regionale, a valori correnti dell’anno 2018. Sarà un cambiamento epocale per la qualità della vita, la mobilità, il tessuto produttivo. Aperto 365 giorni l’anno 24 ore su 24, senza alcuna interruzione di traffico, è lo strumento per dare continuità a strade e ferrovie rendendo sostenibile il prolungamento dei servizi ad alta velocità in Calabria e in Sicilia. Dagli studi svolti risulta che il Ponte è la migliore risposta alla domanda di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, la Calabria e il resto del Continente, con un risparmio di tempo di circa un’ora per i veicoli e di due o tre ore per i treni. In questo quadro il Ponte è una grande infrastruttura del territorio per il territorio e al tempo stesso una grande opera per il Paese e per l’Europa. Infatti, il Consiglio Europeo ha confermato il Ponte sullo Stretto di Messina quale opera fondamentale del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’ ribadendone il ruolo strategico ai fini del completamento del principale asse sud-nord a livello europeo. Ad oggi su questo Corridoio insistono solo tre discontinuità: il tunnel del Fehmarn Belt tra Germania e Danimarca che è previsto essere completato nel 2029; il Tunnel del Brennero tra Austria e Italia che sarà completato nel 2032; e il Ponte sullo Stretto di Messina che, come detto, sarà aperto al traffico nel 2033».