Ponte sullo Stretto, i sì dopo il no della Corte dei Conti: «Occasione di crescita per tutto il Paese»
L’ad dell’Enel Cattaneo: «Ricaduta positiva su logistica, trasporti e occupazione». Il presidente di elettricità Futura Armani: «L'Italia ha bisogno urgente di collegamenti moderni, soprattutto al Sud»
«Da manager posso dire che è quanto mai urgente e indispensabile investire con decisione e visione strategica nelle infrastrutture italiane come sta facendo il Governo». Flavio Cattaneo, amministratore delegato dell'Enel, intercettato dall'Adnkronos, si schiera a favore del Ponte sullo Stretto di Messina, il giorno dopo il no della Corte dei Conti al visto di legittimità sulla delibera del Cipess.
Ponte sullo Stretto, terminata la riunione di governo. Salvini: «Avanti compatti, risponderemo a Corte dei conti punto su punto»«Non lo dico da oggi, lo dico da anni e l'ho ribadito anche quando ero alla guida di Italo: il Ponte sullo Stretto è un grande progetto infrastrutturale che avrebbe una ricaduta molto positiva su logistica, trasporti e occupazione. E il vantaggio non sarebbe solo per il sud Italia, ma per tutto il Paese, che da quest'opera potrebbe avere una spinta decisiva in termini di crescita del Pil, competitività e nei collegamenti con tutta Europa», dice Cattaneo al giornalista dell'Adnkronos.
«Mi occupo di infrastrutture strategiche da sempre. Il Ponte sullo Stretto è un'occasione di
sviluppo e crescita per il Paese, che non va sprecata». È il commento di Gianni Vittorio Armani, presidente di Elettricità Futura sulla decisione di ieri della Corte dei Conti. «L'Italia
ha bisogno urgente di collegamenti moderni che mancano soprattutto al Sud e penalizzano gravemente cittadini, aziende e tutto l'ecosistema economico. Solo con adeguati investimenti
infrastrutturali il Paese può accelerare in modo decisivo per rimanere al passo con l'Europa».