Ponte sullo Stretto, Orlando (Avs) a Bruxelles: «Il progetto viola le norme europee su ambiente e appalti pubblici»
L’europarlamentare ha incontrato il commissario europeo Jessika Roswall assieme ai colleghi di Pd e 5 Stelle: denunciate diverse lacune nella procedura relativa alla realizzazione dell’opera
«Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è in aperta ripetuta violazione delle normative europee sull'ambiente e di quelle in materia di appalti delle opere pubbliche». Così l'europarlamentare di Avs Leoluca Orlando durante l'incontro di stamattina a Bruxelles con Jessika Roswall, commissario europeo per l'ambiente.
L'incontro che ha visto la partecipazione di europarlamentari Avs, Pd e 5 Stelle è stato preceduto da numerosi confronti, incluso quello con i rappresentanti del Comitato No Ponte. «Ritengo sia necessario rivoluzionare il progetto e annullare l'appalto e il contratto. Abbiamo denunciato il tentativo del governo italiano, con una serie di forzature, dati incompleti e anche non veritieri di evitare di rinunciare al progetto», ha aggiunto l'europarlamentare.
Nel corso dell'incontro è stata denunciata a carico della procedura la mancanza di fondatezza e anche l'inesistenza di elementi fondamentali richiesti su impatto ambientale dell'opera e dei relativi lavori con ripercussioni sulla sicurezza pubblica, sulla normativa di protezione civile e la salute delle comunità interessate.
«Sotto il profilo dell'ambiente, si violano apertamente le prescrizioni della Direttiva europea 2024/1991 sul Ripristino della natura e le tassative prescrizioni a tutela dei siti interessati dichiarati come siti Natura 2000», ha aggiunto Orlando.
«Ho ricordato che un elemento strutturale fondamentale, cioè il pilone versante calabrese, si colloca a 20 metri da una faglia che il dipartimento protezione civile del governo ha indicato come zona di inedificabilità assoluta. E ciò nonostante il governo italiano nel 2015 aveva stabilito che non è consentita alcuna edificazione se nuova costruzione è a distanza inferiore a 80 metri».
Per Orlando «del tutto inesistente e anche tecnicamente infondato risulta il rilievo militare europeo e Nato erroneamente invocato dal Governo. Inoltre l'Agenzia nazionale anti-corruzione ha ribadito la necessità di procedere a nuova gara e ha persino invitato lo stesso governo a chiedere una valutazione pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea in riferimento al rispetto della procedura della direttiva sugli appalti».