Ponte sullo Stretto, Occhiuto ringrazia il Governo. Il Pd: «Tolgono i fondi all’Alta velocità e buttano miliardi così»
Esultano per il sì del Cipess anche l’associazione confindustriale degli ingegneri e degli architetti e Assolombarda che parlano di un’opera «di grande rilevanza» che avrà «ricadute positive per l’economia nazionale»
C’è chi esulta e chi attacca. La notizia dell’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, come prevedibile, spacca la politica e il mondo delle associazioni, da sempre divisi tra il sì e il no all’opera.
Tra gli entusiasti il presidente della Regione dimissionario Roberto Occhiuto, che su X scrive: «Con il Ponte sullo Stretto investimenti sui territori, opere complementari, occupazione e crescita. L’ok del Cipess è un passaggio decisivo che ci proietta nel futuro. Grazie al premier Meloni e ai vice Salvini e Tajani per l’impegno profuso. Il Sud sarà il cuore del Mediterraneo».
Il Pd: «Governo nemico del Sud»
Il Pd Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, contesta a voce alta il via libera del Cipess al progetto del Ponte sullo Stretto. «È un paradosso - denunciano i dem calabresi - che, mentre leva i fondi per l'Alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, il governo butti miliardi in un'opera controversa e divisiva. Questa scelta conferma la schizofrenia di un esecutivo nemico del Mezzogiorno, sordo alle esigenze dei cittadini ma attento a favorire potentati economici. Parliamo di un'opera inutile, che penalizza il Sud e sottrae risorse fondamentali a trasporti locali, infrastrutture moderne, scuole sicure e una sanità di qualità».
«Questo paradosso - osserva il senatore Irto, capogruppo dem nella Commissione Trasporti di Palazzo Madama - conferma la totale subalternità della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a un ministro, Matteo Salvini, inadeguato ma pronto soltanto a dirottare risorse verso il Nord. Ancora una volta, il governo delle destre ha tradito il Mezzogiorno, voltato le spalle ai territori del Sud e ignorato completamente le istanze dei Comuni».
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Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. «Ecco qui l'ennesimo annuncio al ministro delle Infrastrutture Salvini per l'inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto. Però, contemporaneamente, Il Sole 24 ore ci avverte: guardate che mancano 17 miliardi per completare la linea ferroviaria dell'alta velocità Salerno-Reggio Calabria. E invece no. Il ministro Salvini si è incaponito, è andato a sottrarre risorse ai progetti necessari, a infrastrutture realmente utili per i cittadini, per concentrare tutte queste risorse, 13 miliardi e mezzo, sul Ponte sullo Stretto, andando a recuperare un progetto vecchio di dieci anni con tutte le criticità non superate».
«Peraltro – aggiunge – già oggi noi sappiamo che pagheremo un miliardo e mezzo di penali, pure se il Ponte non si realizzerà, a tutte le aziende coinvolte. Quale stratagemma utilizzano per realizzare celermente questo Ponte? lo qualificano infrastruttura militare. Eh già. Quindi, se nel vostro paese, nella vostra città, avete un ospedale che stanno chiudendo, una scuola fatiscente, dovete inventarvi questo stratagemma. Cercate di ottenere la riqualificazione come deposito di armamenti. E allora sì che vi riempiranno di soldi».
Santanchè: «Abbattute le barriere dei signori del no»
«Un ponte nel futuro, che abbatta le barriere dei signori del no. Un Ponte sullo Stretto che allarga le prospettive e lo sviluppo della nostra Italia. Anche per il turismo». Lo sottolinea su X la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
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«Positiva l'approvazione da parte del Cipess, ora andare avanti per passare alla fase operativa». È questo il commento di Giorgio Lupoi, presidente dell'Oice, l’associazione confindustriale che riunisce le società di ingegneria e architettura italiane: «L'approvazione del progetto definitivo rappresenta un importante tassello del percorso da seguire».
«Attendiamo con fiducia – ha aggiunto – il prossimo passaggio alla Corte dei Conti perché si tratta di un'opera infrastrutturale di grande rilevanza e che potrà avere importanti ricadute sul tessuto professionale e imprenditoriale, anche come referenze tecniche da spendere nella competizione internazionale. L'auspicio è che si possano superare le perplessità che vengono dal territorio e che si arrivi ad un rapido avvio dei cantieri. Siamo convinti che l'ingegneria italiana e i players coinvolti nella fase esecutiva possono rendere effettiva la realizzazione di un'opera attesa da tanto tempo e in grado di connettere stabilmente la Sicilia con il resto d'Italia e d'Europa».
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«Ho appreso con soddisfazione del via libera, da parte del Cipess, al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina». Lo ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alvise Biffi.
«Un'opera strategica – aggiunge – per il nostro Paese, unica nel suo genere, la cui realizzazione, nei prossimi anni, avrà ricadute positive sull'economia nazionale. Questa grande infrastruttura rivoluzionerà i collegamenti da e per la Sicilia, implementando una rete di trasporto europea e coniugando il meglio dell'ingegneria internazionale con la capacità industriale italiana. Sono convinto che Webuild e tutte le imprese coinvolte saranno capaci di contribuire al compimento di uno dei progetti più ambiziosi al mondo dimostrando, ancora una volta, l'eccellenza delle competenze italiane. Il Ponte sullo Stretto di Messina renderà l'Italia più unita e connessa, moltiplicando, con un effetto domino, le opportunità di business per l'intero tessuto produttivo».
La Cisl: «Non è più tempo di polemiche»
«Non è più tempo di polemiche - affermano Andrea Cuccello, segretario nazionale Cisl, e Ottavio De Luca, segretario generale aggiunto Filca-Cisl - ma di un impegno comune affinché un'opera così importante restituisca fiducia al Paese, rilanci lo sviluppo e rafforzi il senso di comunità».
«Il Ponte è inserito nel corridoio europeo Helsinki-Palermo della Rete Ten-T e rappresenta un'occasione unica di crescita per il Mezzogiorno e per l'Italia», aggiungono.
La Cisl e la Filca ribadiscono che dovrà essere un progetto fondato su legalità, trasparenza e lavoro di qualità, con piena tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, attenzione alla salute e sicurezza, rispetto ambientale e reale coesione sociale. «Il Ponte sarà una grande infrastruttura ingegneristica - sottolineano Cisl e Filca - un'opera di giustizia sociale e di modernizzazione, un simbolo della capacità di realizzazione italiana all'avanguardia nel mondo. Per questo chiediamo partecipazione, attraverso la Contrattazione d'anticipo per la sicurezza, la legalità, il lavoro di qualità», concludono Cuccello e De Luca.