Quattro comuni calabresi “Uniti per la Pace in Palestina”: l’iniziativa solidale al “Ferramonti” di Tarsia
Tarsia, Terranova da Sibari, Spezzano Albanese e San Lorenzo del Vallo promuovono un confronto sociopolitico per il riconoscimento dello Stato palestinese e un'urgente raccolta fondi per Gaza
Un significativo e profondo gesto di impegno civico e solidarietà internazionale quello dei comuni di Tarsia, Terranova da Sibari, Spezzano Albanese e San Lorenzo del Vallo che hanno deciso di fare squadra unendosi sotto lo striscione "Uniti per la Pace in Palestina". L'iniziativa, che pone i riflettori su uno dei nodi geopolitici più complessi, si terrà martedi 21 ottobre 2025 alle ore 10:00 presso l’emblematica sala convegni Ferramonti di Tarsia, un luogo che già evoca memoria storica e riflessione sui diritti umani.
L'evento sarà un momento di concreta attivazione politica e sociale ponendo come obiettivo primario l’informare la cittadinanza sulla mozione congiunta che le quattro amministrazioni stanno portando avanti finalizzata al riconoscimento dello Stato della Palestina, un atto che trasuda una forte presa di posizione da parte delle istituzioni locali calabresi impegnati a lanciare un segnale chiaro in favore di una soluzione equa e duratura al conflitto. Il programma della mattinata prevede un nutrito parterre di interventi. Ad aprire i lavori saranno gli amministratori del comprensorio, che illustreranno il percorso politico che ha portato alla stesura e alla promozione della mozione congiunta.
Seguirà un'apertura al dibattito con l’intervento dei cittadini ai quali sarà data voce per esprimere opinioni e quesiti. Il momento di maggiore impatto emotivo e informativo sarà, senza dubbio, il dialogo tra la prof.ssa Maddalena Amodio e Alaa Ahmed, ingegnere e poeta palestinese che, collegandosi in video, fornirà una prospettiva diretta e toccante sulla vita nella Striscia di Gaza. Un racconto diretto che intende superare la narrazione mediatica offrendo un’occasione preziosa per comprendere le reali condizioni di vita e le speranze della popolazione palestinese.
L'iniziativa si estende concretamente alla solidarietà umanitaria e, in concomitanza, sarà avviata una raccolta fondi destinata a un progetto vitale, "Creare Vita", ideato e promosso dallo stesso Alaa Ahmed, ingegnere di Gaza, per cercare di far fronte a una delle crisi più urgenti che affliggono la Striscia: la mancanza di acqua potabile e di beni essenziali. Ogni contributo raccolto servirà a finanziare l’acquisto e la distribuzione di risorse fondamentali per la sopravvivenza della popolazione palestinese dando un significato tangibile al concetto di "creare vita" in un contesto di estrema difficoltà. Le quattro amministrazioni hanno dunque promosso un'iniziativa che unisce la responsabilità istituzionale alla sensibilità umana, invitando la comunità a partecipare per sostenere attivamente l’impegno per la pace e la solidarietà internazionale.