Rapporti tra giustizia penale e tributaria: esperti a confronto nel ricordo di Umberto Platì
”The day after tomorrow” il titolo del convegno che ha focalizzato gli esiti della riforma. Ad organizzarlo l’Associazione tributaristi presieduta dal calabrese Palasciano, nipote del compianto commercialista
Un commosso omaggio alla figura e soprattutto alla persona di Umberto Platì, storico commercialista catanzarese scomparso da due settimane. Proprio nel giorno in cui egli avrebbe compiuto 91 anni l' Anti, l’associazione di settore, aveva organizzato un confronto sulla riforma dei rapporti tra il Sistema penale e quello tributario, svoltosi presso la Camera di Commercio di Catanzaro.
Un contribuente, due piattaforme
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«Il contribuente che riceve un accertamento tributario che abbia implicazioni penalmente rilevanti – ha spiegato il presidente nazionale dell’Associazione Tributaristi, l’avv. Alessandro Palasciano, calabrese di Catanzaro e soprattutto nipote di Platì – viene interessato processualmente su tutte e due le piattaforme giuridiche, per cui potrebbero esserci giudizi tra di loro contrastanti. Questa riforma cerca di contemperare le due esigenze, mettendo a confronto la sentenza eventualmente penale processata prima con il processo tributario»
In tanti hanno voluto ricordare i tratti umani oltreché professionali del Platì, sotto la cui egida si sono formate generazioni di commercialisti. Quindi gli interventi dei relatori tra cui l’avvocatessa Alessandra Kostner, docente Pegaso, Francesco Iacopino, presidente Camera penale del capoluogo di regione, Vincenzo Cardone, avvocato e socio del Centro di diritto penale. Molto attesa la relazione di Vincenzo Belvedere avvocato penalista.
Obiettivo integrazione giudiziaria
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«Il sistema penale e il sistema tributario si stanno integrando sempre più – ha detto la toga cosentina a LaC – In questo caso il legislatore ha voluto che la sentenza penale di assoluzione, soltanto per adesso proveniente da dibattimento, possa far aggio sul sistema tributario, quindi possa far stato sul fatto penale e quindi anche il giudizio tributario debba seguire il giudizio penale.L'evoluzione giurisprudenziale vorrebbe che non sia solo una sentenza penale da dibattimento, ma che possono essere anche altre formule di sentenza penale che possono far seguire anche al tributario una, chiamiamola tra virgolette, assoluzione del fatto impositivo, quindi anche dal tributo»
Ostacolo lungaggini processuali
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Giudici non più solo onorari in quanto reclutati per concorso, ma la difficoltà di fondo rimane sempre quella. «La criticità che rilevo – ha concluso al nostro Network LaC l’avv. Palasciano – è quella delle lungaggini processuali in genere, anche se il tributario ha accorciato i propri tempi e la riforma prevista dei concorsi che si svolgeranno, uno è
in corso di svolgimento, fino al 2030»