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17/07/2025 ore 16.28
Attualità

Reggio, Borsellino e la sua scorta ricordati nel carcere di San Pietro accanto all’ulivo piantato in loro memoria

Iniziativa promossa dall’associazione Biesse. Presenti anche alcuni detenuti che hanno condiviso pensieri e talenti alla presenza di autorità e personale dell'istituto penitenziario

di Anna Foti

Un ulivo per ricordare il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, Agostino Catalano e gli agenti Emanuela Loi (la prima donna componente di una scorta a essere morta in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, morti 33 anni fa nell’infernale esplosione del 19 luglio 1992 in via D’Amelio a Palermo. Piantumato qualche anno fa, cresce e accoglie anche quest’anno un momento di commemorazione molto significativo in un luogo in cui più forte è il richiamo alla vita e alla speranza perché la libertà che esse nutre è posta a dura prova: il carcere. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale per il Bene Sociale Biesse all’interno del giardino realizzato dalle persone detenute dentro il plesso San Pietro dell’istituto penitenziario Giuseppe Panzera di Reggio Calabria.

Paolo Borsellino e il suo ricordo, 32 anni fa la strage di via d'Amelio

Alla presenza delle autorità, del personale impegnato all’interno del carcere e di alcune persone detenute, questa mattina un momento di riflessione culminato nella benedizione dell’ulivo da parte dell’arcivescovo di Reggio-Bova, monsignor Fortunato Morrone, e della consegna di omaggi realizzati dalle persone detenute durante le attività trattamentali. Continua a leggere su IlReggino.it