Sezioni
Edizioni locali
06/03/2025 ore 20.15
Attualità

Reggio, l’aula didattica all’aperto del liceo Preti-Frangipane intitolata alla Giusta tra le nazioni Bianca Ripepi Sotgiu

Il progetto di recupero della memoria è partito dal comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori e poi è stato ampliato da allievi e docenti che hanno interamente progettato e allestito lo spazio. Presente questa mattina alla cerimonia inaugurale la figlia Donatella 

di Anna Foti

«Grazie dal profondo del mio cuore da parte mia e di tutta la mia famiglia che qui rappresento. Grazie per il vostro impegno. Voi siete quanto di più bello la scuola possa e debba essere. E questo è davvero il modo migliore per ricordare mia madre che credeva nella scuola in quanto luogo di crescita civile». Con queste parole Donatella Sotgiu, figlia di Bianca Ripepi e Girolamo Sotgiu, Giusti tra le nazioni, si è rivolta alle studentesse, agli studenti e al corpo docente del liceo artistico Preti-Frangipane coinvolti nel progetto di recupero di memoria oggi concretizzatosi nell’inaugurazione dell’aula didattica all’aperto intitolata alla memoria di sua madre. Bianca Ripepi era nata a Reggio Calabria e aveva vissuto proprio nel quartiere Ferrovieri Pescatori dove insiste la stessa scuola, nella zona sud della Città.

Reggio, piantumato un carrubo in memoria di  Bianca Ripepi: prese con sè una bambina ebrea salvandola dalla deportazione

È stata scelta proprio questa giornata, non solo perché Bianca Ripepi Sotgiu, era nata a Reggio proprio il 6 marzo 1922 ma anche perché ricorre proprio oggi la Giornata Europea dei Giusti tra le nazioni. Dal 2015 Bianca e Girolamo sono Giusti tra le Nazioni per aver preso con loro la piccola Lina Amato Kantor, salvandola dalla deportazione nei lager nazisti.

Fu leggendo l'autobiografia di Bianca Ripepi Sotgiu "Da Rodi a Tavolara. Per una piccola bandiera rossa" pubblicato nel 2002, che Lina Amato Kantor, dopo la guerra trasferitasi prima in Rhodesia e poi in Sud Africa, si riconobbe in quella bambina di cui raccontava Bianca nel suo libro. Ciò purtroppo avvenne quando già Bianca e Girolamo erano morti. Grazie alla sua testimonianza, però, nel 2015 lo Yad Vashem nominò Girolamo e Bianca "Giusti tra le Nazioni".

Continua a leggere su IlReggino.it.