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12/03/2025 ore 06.59
Attualità

Reggio, necessaria una nuova casa per i 700 allievi del conservatorio Francesco Cilea: «Didattica penalizzata dalla carenza di aule»

In corso interlocuzioni con Città Metropolitana e Regione Calabria per un possibile trasferimento nei locali dell’ex Inapli. Il presidente Eduardo Lamberti Castronuovo e il direttore Francesco Romano spiegano le ragioni della necessità di nuovi locali e le azioni intraprese per cercare soluzioni

di Anna Foti

«È un nostro dovere prioritario individuare al più presto delle soluzioni. L’attuale sede è ormai inadeguata». È quanto dichiara il presidente del conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria, Eduardo Lamberti Castronuovo, già attivatosi per individuare locali alternativi a quelli storici ma ormai angusti di via Giuseppe Reale. Istituito nel 1964 e giunto al suo sessantesimo anno accademico, il Conservatorio reggino oggi conta circa 700 allievi che hanno il diritto di studiare musica in spazi idonei a una didattica anch’essa in evoluzione.

«Ho già avuto dei contatti fruttuosi con l’architetto Giuseppe Mezzatesta, dirigente del settore Edilizia della Città Metropolitana, ente proprietario dell’immobile concesso al Conservatorio in comodato d’uso gratuito. Vi è la disponibilità di una cospicua somma da destinare all’attuale sede ma per soli interventi di manutenzione straordinaria. Interventi - sottolinea il presidente del Conservatorio Francesco Cilea, Eduardo Lamberti Castronuovo - che, tuttavia, non risolverebbero la problematica della carenza di aule non finanziando spazi aggiuntivi.

Occorrono delle soluzioni alternative. Ho dunque chiesto, ottenendo già la disponibilità a convocare un tavolo per discuterne, all’assessore regionale alla Formazione Professionale Giovanni Calabrese di considerare l’opzione di concedere in comodato d'uso gratuito i locali dell’ex Inapli».

«La didattica è fortemente limitata da questi aspetti strutturali e non solo. Il nostro sistema di insonorizzazione delle aule è vetusto. Dunque - spiega Francesco Romano, direttore del Conservatorio Francesco Cilea - siamo soggetti anche alla limitazione oraria per la quale, per non disturbare il vicinato, dalle ore 14 alle 16 non è possibile suonare. Dobbiamo, pertanto, gestire lezioni dalle 8:30 alle 20:30 perché a fronte di 700 allievi e 103 docenti abbiamo solo 35 aule, anche anguste». Continua a leggere su IlReggino.it