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04/10/2025 ore 20.18
Attualità

Remo Girone fu Simon Wiesenthal al teatro Manfroce di Palmi: il pubblico lo salutò con una standing ovation

Dopo l’esibizione dello scorso anno nello spettacolo ispirato alla storia del "Cacciatore di nazisti" sopravvissuto alla Shoah arrivò l’abbraccio caloroso all’attore scomparso ieri a 76 anni

di Anna Foti

Un monologo intenso premiato dal pubblico con un lungo applauso che potremmo immaginare oggi come il saluto caloroso della Calabria al grande attore e interprete dalla voce profonda e inconfondibile e dall'animo gentile.

"Il Cacciatore di Nazisti" opera teatrale scritta e diretta da Giorgio Gallione e ispirata alla storia di Simon Wiesenthal, è stato tra le ultime interpretazioni dell’attore Remo Girone, scomparso ieri all’età di 76 anni. L’interpretazione dell’uomo sopravvissuto ai lager che dedicò la sua vita a dare la caccia ai responsabili dei crimini del regime nazista, consegnandone alla giustizia oltre mille, lo scorso anno emozionò anche il pubblico calabrese.

In una serata di marzo una standing ovation gli fu tributato dopo lo spettacolo al teatro Manfroce di Palmi, nell'ambito della rassegna Synergia 48, promossa dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce.

Il sentimento popolare lo associa al tenebroso Tano Cariddi della celebre serie televisiva Rai degli anni Ottanta "La piovra" ma al teatro iniziò la sua carriera.

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