San Giovanni in Fiore, al via i lavori per il potenziamento della depurazione e della rete fognaria
Investimento da 1,3 milioni per il revamping degli impianti. Il commissario Tonino Daffinà: «Cronoprogramma rispettato, confidiamo di concludere tutto entro cinque mesi»
Arriva la consegna definitiva dei lavori per la realizzazione dell’intervento relativo ai lavori di potenziamento degli impianti di depurazione in località Ponte Arvo e località Lorica, con relativo completamento e potenziamento dell’intera rete fognaria del Comune di San Giovanni in Fiore, per l’importo complessivo pari ad 1,3 milioni di euro.
A renderlo noto è il subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà che stamane ha messo il tutto nero su bianco, incontrando, nella sua sede di Cosenza, i rappresentanti dell’impresa aggiudicatrice, la Ecotec Srl del gruppo Ecosistem, oltre che quelli del Comune di San Giovanni in Fiore, guidato dal sindaco Rosaria Succurro, attuale presidente della Provincia di Cosenza.
Il contratto d’appalto, in realtà, era stato già sottoscritto due mesi addietro, per l’esattezza lo scorso 25 marzo, alla presenza, oltre che del primo cittadino, del Rup Maria Pia Funaro e del Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di San Giovanni in Fiore, Luigi Borrelli. La conclusione è prevista nell’arco di circa cinque mesi.
Il progetto, accelerato dal sub-commissario calabrese alla depurazione per i comuni in procedura d’infrazione, che opera in perfetta sinergia con il commissario nazionale Fabio Fatuzzo, prevede il revamping del depuratore sito in località Arvo attraverso la messa in opera di nuove apparecchiature elettromeccaniche, in sostituzione di quelle esistenti, dimensionate in maniera non consona rispetto ai volumi e qualità di refluo da trattare.
Chiaro l’obiettivo: conferire una nuova ed efficiente funzionalità all’impianto già in essere, mediante l’ottimizzazione del sistema depurativo. Operazione che consentirà di mitigare considerevolmente le problematiche derivanti dalla presenza della fognatura di tipo misto.
Nel contempo, l’impresa aggiudicataria dell’appalto dovrà intervenire sui collettori fognari esistenti, mediante la sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche in tre stazioni di sollevamento.
Al termine del revamping dell’impianto, sarà possibile trattare in modo adeguato tutti i reflui, relativi ai 18mila abitanti equivalenti del centro abitato, superando le criticità riscontrate, che hanno portato alla procedura d’infrazione comunitaria (P.I. 2014/2059).
“Siamo riusciti nell’intento di rispettare alla perfezione il cronoprogramma che ci eravamo dato.
Ci siamo affidati ad un’impresa – conclude il subcommissario - che siamo certi rispetterà le scadenze e saprà capitalizzare al meglio le risorse di cui dispone per evitare lungaggini che, talvolta, finiscono per riflettersi sulla popolazione e sulle imprese”.