Sciacalli e tentativi di delegittimazione non fermeranno LaC: al servizio della Calabria, sempre
Attacchi, falsità e minacce non fanno paura al nostro network e non ne sporcheranno il nome. Si rassegnino mandanti ed escutori: la nostra voce libera e indipendente si leverà ancora più forte e determinata per difendere questa terra e i suoi cittadini
Assistiamo ogni giorno a un tentativo sistematico di delegittimazione del nostro network.
Non è un episodio isolato: da tempo si ripetono attacchi, insinuazioni e accuse volgari, sempre più violente, sempre più sfrontate.
La strategia è chiara: sporcare il nome di LaC, diffondere falsità, minare la credibilità di un’esperienza editoriale che in Calabria e in tutta Italia ha saputo conquistare rispetto, fiducia e consenso.
Il vero obiettivo è uno solo: ridurre al silenzio una voce libera.
Ma LaC non ha mai avuto, e mai avrà, padroni e padrini, e proprio per questo dà fastidio. Abbiamo scelto di servire i Calabresi con un’informazione indipendente, autorevole e trasparente.
Ed i risultati lo dimostrano: un’azienda sana, solida, con professionisti seri e competenti che ogni giorno mettono al centro i cittadini, non gli interessi di pochi.
E lo fanno nella massima libertà.
Colpire LaC significa colpire la libertà di stampa, significa tentare di spegnere un presidio di democrazia in una terra che di libertà ha un bisogno vitale.
È un disegno che forse trova ispirazione dall’alto, e si nutre di manovalanza che dimora nei peggiori bassifondi.
Su un punto siamo netti: in considerazione di precisi reati, denunceremo i responsabili all’Autorità Giudiziaria.
Ma c’è un terreno su cui non ci faremo mai piegare: quello dell’impegno civile e culturale di servire la Calabria con maggiore forza e impegno.
Gli sciacalli non ci fanno paura. Risponderemo agli attacchi rafforzando ancora di più il nostro lavoro, rilanciando con determinazione la nostra missione di voce libera e indipendente.
LaC sarà sempre più forte perché sarà sempre più libera. E sarà sempre più al servizio della Calabria e dei calabresi.