Scuola e Intelligenza Artificiale: all’Unical un seminario sulle metodologie fondamentali per governare il progresso tecnologico
Inaugurata la due giorni dell’iniziativa internazionale promossa nell’ambito del master su didattica e intelligenza artificiale diretto dal docente Giuseppe Spadafora
La principale direttrice del seminario internazionale su Esperienza umana, tecnologia dell’Intelligenza Artificiale e futuro dell’educazione in un’epoca di disordine geopolitico promosso al Dipartimento Cultura Educazione e Società dell’Università della Calabria, è la figura di John Dewey, filosofo e pedagogista statunitense, personaggio chiave della evoluzione dell’insegnamento di tutto il mondo occidentale. Nell’Aula Multimediale dell’ateneo rendese, ed anche in collegamento da remoto, si sono dati appuntamento alcuni tra i maggiori studiosi del pensiero di Dewey per una due giorni promossa nell’ambito delle attività del Master di II livello Didattica e Intelligenza Artificiale diretto da Giuseppe Spadafora e con il contributo di Giancarlo Fortino, docente di ingegneria informatica dell’Unical. L’obiettivo è quello di definire una prospettiva metodologica e applicativa dell’intelligenza artificiale ai circuiti educativi di ogni ordine e grado. I lavori sono stati introdotti dai saluti di Anna Maria Canino, delegata del rettore Nicola Leone; Maria Mirabelli, delegata dal direttore del Dices dell’Unical Roberto Guarasci; l’avvocato Claudio De Luca, delegato del rettore dell’Università della Basilicata Ignazio Marcello Mancini.
Progetto di spessore internazionale
«Nello sviluppare questo progetto – ha detto Spadafora ai microfoni del nostro network – ci siamo chiesti se ed in che modo l'intelligenza artificiale possa aiutare la qualità dell'istruzione e quindi se può migliorare le modalità di insegnamento e di apprendimento e costruire così una scuola che sia laboratorio di democrazia, come affermava il pedagogista e filosofo americano John Dewey. E ci siamo chiesti se questa missione si può compiere adeguatamente in una situazione di disordine globale, in una fase davvero complicata. Abbiamo così riunito i maggiori studiosi al mondo di John Dewey, che è il teorico della scuola democratica, e gli scienziati che si occupano di intelligenza artificiale in un ateneo, l’Università della Calabria appunto, in cui vi sono professionalità all’avanguardia in questo settore».
Fondamentale la metodologia
Giuseppe Spadafora, nello sviluppo di questa analisi, è affiancato tra gli altri dal docente di ingegneria informatica Giancarlo Fortino, per il quale se da una parte «l'intelligenza artificiale ha un potenziale enorme, nell'ambito proprio dell'education» dall’altra «deve assolutamente essere utilizzata in maniera metodologica, perché strumenti e applicazioni, senza le opportune metodologia, sono elementi sterili, privi di efficacia. L'obiettivo che noi abbiamo come gruppo di ricerca è proprio creare metodologie e nel cosentino sono state avviate le prime sperimentazioni. Stiamo infatti collaborando – ha informato Giancarlo Fortino – con due scuole di Cosenza: formeremo i docenti che a loro volta formeranno gli studenti coinvolgendoli appunto in un progetto importante proprio con l'obiettivo di definire delle metodologie di applicazione dell'intelligenza artificiale, senza le quali davvero non riusciremmo assolutamente a gestire questo progresso tecnologico velocissimo ma che va controllato».