Sicurezza sul lavoro: sinergia, controllo e formazione nel Patto di comunità per evitare nuove tragedie
Trentaquattro i soggetti invitati a sottoscrivere l’impegno formale e operativo per un’azione congiunta di prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
«Se fallisce questo tavolo abbiamo fallito tutti»: è stato perentorio il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa chiudendo la partecipatissima riunione con cui è stato firmato il Patto Territoriale di Comunità per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Rete sociale per fermare l’ecatombe
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«Sono 34 sottoscrittori oggi di questo patto che vogliono creare una rete territoriale dove si lavora insieme – ha aggiunto ai giornalisti il rappresentante di Governo del capoluogo di regione – ognuno nell'ambito delle rispettive competenze mettendo a fattore comune i dati, le conoscenze, le buone pratiche».
Un Osservatorio raccoglierà dati ed informazioni incrociate mentre la Cabina di regia ne sarà il braccio operativo.A fine estate la prossima riunione.
«La sicurezza non deve essere l'anello debole di questo territorio – ha aggiunto De Rosa – La sicurezza va investita, bisogna crederci, è una questione di civiltà e ogni vita umana che si perde è una sconfitta per tutti».
Tre punti strategici
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Per evitare il mesto elenco di lavoratori che ogni giorno non tornano a casa, l'Inail, ente di trincea, ha focalizzato tre punti: «Stabilità anzitutto, perché – ha detto il direttore di Inail Catanzaro e vicario regionale Vincenzo Maddeo – è un termine che evoca rassicurazione in ogni altro campo, ma non nella lotta contro gli infortuni. Dobbiamo mettere in campo un'azione perché si abbia la consapevolezza di aver fatto tutto e di più perché il fenomeno di infortuni non resta stabile, ma venga ridotto contenuto. Il secondo termine è alleanza. Oggi noi firmiamo un patto che coinvolge tutti i soggetti che possono fare qualcosa nelle dinamiche di lavoro mentre la terza parola è costo. Dobbiamo invertire il paradigma. Il costo non è l'investimento, il costo è il costo morale, etico, economico di ogni infortunio grave o mortale sul lavoro».
Decisive formazione e scuole
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Particolarmente soddisfatti i sindacati che puntano su formazione e monitoraggio del lavoro irregolare.
«Oggi è una giornata straordinaria – ha detto Daniele Gualtieri, segretario generale Cisl Magna Grecia – perché questo patto finalmente crea un coordinamento e la formazione congiunta con il coinvolgimento delle scuole e di tutte le parti interessate può contribuire per fare in modo di responsabilizzare non solo i lavoratori, ma anche le tante aziende presenti sul territorio». Unica assente al tavolo la Provincia di Catanzaro.