Siderno tra presente e futuro, la sfida di Fragomeni: «Pnrr, Bandiera Blu e rifiuti: ecco come cambia la città»
Il sindaco ospite dell’ultima puntata di Dentro la Notizia: «Garantiti i servizi e abbassate le tariffe con programmazione e serietà»
Un confronto a tutto campo con la prima cittadina di Siderno, tra consuntivo dell’attività amministrativa e visione per il futuro. Ospite dell’ultima puntata stagionale di Dentro la Notizia, il format di approfondimento giornalistico condotto da Pier Paolo Cambareri, il sindaco Mariateresa Fragomeni, che da quando si è insediata due anni fa alla guida del più popoloso centro della Locride, ha deciso di avviare un percorso di cambiamento sotto ogni punto di vista.
Dal Pnrr alle grandi opere pubbliche, dalla ristrutturazione della villa comunale alla riqualificazione dello stadio “Raciti”, dalla nuova piscina comunale al centro polifunzionale, Siderno sta attraversando una fase cruciale di trasformazione urbana. Un piano ambizioso, costruito tra fondi europei e bilanci comunali in equilibrio, senza aumenti delle tasse locali.
«Siderno sta attraversando un momento di cambiamento – ha dichiarato il sindaco – non solo sotto il profilo urbanistico, ma culturale e sociale. Appena ci siamo insediati la percentuale di differenziata era del 42%, oggi siamo all’80%, sollecitando i cittadini a una migliore differenziazione del rifiuto. Così abbiamo potuto ridurre la Tari del 10%, in Calabria pochissimi comuni hanno fatto questo. La bravura di un’amministrazione sta nel riuscire a mantenere i costi e servizi senza aumentare le tariffe».
Spazio anche alla stagione estiva e al turismo, con la conferma della Bandiera Blu anche per il 2025.
«È più difficile confermarla che ottenerla – ha evidenziato il primo cittadino sidernese – i parametri di mantenimento sono rigidi. Per noi ogni anno che si va ad aggiungere è importante. Sempre più turisti guardano le località in base all’ottenimento della Bandiera Blu, sinonimo della balneabilità delle acque, così come la raccolta differenziata. Il turismo non è solo ombrelloni e mare, ma un racconto di un’identità che si apre al mondo. Siderno Superiore è il cuore antico e pulsante che dà un’anima nuova alla città. Il costante dialogo con gli operatori turistici, commercianti e imprenditori ci ha consentito di capire dove c’è da migliorare e investire di più. Così abbiamo deciso di creare la tassa di soggiorno, per dedicare quello che introitiamo al decoro urbano restituendolo alla comunità».
Una rivoluzione che passa inevitabilmente dall’efficientamento della macchina amministrativa comunale. «Appena ci siamo insediati non c’era un solo finanziamento attivo – ha osservato Fragomeni – abbiamo dovuto ricostruire tutta la struttura burocratica e tecnica del Comune. Possiamo dire di aver già inaugurato due opere Pnrr con un anno di anticipo: l’asilo comunale e la villa comunale. A breve inaugureremo un’altra importante struttura, la piscina comunale, e nello stesso periodo il centro polifunzionale. Lo abbiamo potuto fare grazie a quel lavoro propedeutico che ci ha consentito di ottenere i finanziamenti. Senza dimenticare lo stadio comunale, l’unico del Meridione con una pista di atletica a 8 corsie. Stiamo puntando molto anche sul turismo sportivo e su una serie di attività sull’edilizia scolastica».
Un passaggio Fragomeni lo ha dedicato anche alla transizione energetica. «Abbiamo scelto la strada più difficile – ha rimarcato – quella della progettualità e della serietà, non quella degli annunci, avviando una manifestazione e aderendo alle comunità energetiche. Non è semplice, stiamo lavorando con altri comuni che hanno maggiore disponibilità. Stiamo procedendo in autonomia per capire la disponibilità di privati».
Infine Fragomeni, che è anche dirigente nazionale del Pd, si è soffermata sul rapporto tra sindaci e territorio. «Io non sono per il partito dei sindaci – ha concluso – ci devono essere i partiti e collaborare con i riferimenti regionali e nazionali. Gli amministratori conoscono i problemi, per questo si devono confrontare di continuo con il partito. Quando ho vinto le elezioni l’ho fatto con il simbolo del Pd, sono stata da sempre contraria alle liste civiche. Scollamento con il territorio? Non la penso come Aieta, ma si poteva lavorare diversamente a Rende e Cetraro. Il partito rispetta sempre i territori, se il territorio decide di fare alleanze, non sarà il partito nazionale a imporre scelte differenti».